L’Ars rinvia le elezioni di secondo livello nelle Città metropolitane e nei Liberi Consorzi ma nessuno sembra aver ritirato il decreto del Presidente della Regione che invece indiceva le elezioni per il 26 febbraio.

Così questa mattina sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana è stato pubblicato il decreto presidenziale che indice per l’ennesima volta i comizi elettorali per l’elezione dei presidenti e dei consigli dei liberi Consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani.

Le operazioni di voto sono state fissate per domenica 26 febbraio 2017 dalle 8 alle 22, ma un disegno di legge approvato in commissione Affari istituzionali e ora all’esame dell’Assemblea regionale rinvia tutto al 30 luglio.

Dalla Gazzetta ufficiale fanno sapere, informalmente, che fino a quando non ci sarà una approvaizone della nuova legge di rinvio o una comunicazione di ritiro del provvedimento presidenziale, l’unico documento ufficiale esistente e in vigore è proprio l’indizione delle elezioni.

Una posizione analoga viene espressa dagli uffici della Regione che attendono le decisioni dell’Assemblea ma nel frattempo considerano come valido ed efficace il decreto del presidente che indice le stesse elezioni.

Se da un punto di vista formale non c’è nulla da eccepire, da un punto di vista pratico oltre che politico si rischia una vera e proprio bolgia. Nessuno sta preparando liste per andare la voto sia pure in vista di secondo livello ma se l’Ars dovesse perdere del tempo per l’approvazione della legge di rinvio si rischia che le elezioni si svolgano pur senza candidati o con qualche candidato dell’ultimo momento.

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