“La Sicilia è la regione più povera d’Europa, la violenza dilagante sul territorio ci preoccupa”. Da Marzamemi a Palermo, nel giro di un anno, gli episodi di criminalità giovanile hanno fatto da protagonista in ogni area dell’isola: a lanciare l’allarme sono il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo e la coordinatrice della segreteria nazionale del partito con delega al Terzo settore, Marta Bonafoni.
Le proposte del PD
L’arrivo in Sicilia di Bonafoni offrirà una serie di spunti di confronto con le attività produttive del terzo settore: l’obiettivo è la costituzione di percorsi di reinserimento, offrendo ai giovani un futuro più sicuro e alternative valide alla vita da strada.
“Siamo preoccupati – dichiara Anthony Barbagallo, segretario regionale Pd – tutti ormai hanno un’arma, ma la risposta non può essere la militarizzazione delle città. Occorre invece investire nella formazione sociale, offrendo ai giovani un percorso di vita sicuro e costruttivo. La scuola deve tornare a essere un punto di riferimento, un luogo di crescita e di educazione, dalle elementari alle medie, con un modello a tempo pieno. Non è con il modello Caivano che si risolvono i problemi.”
Ripartire dalle periferie
Altro punto fondamentale, secondo i dem, è l’attuale condizione delle periferie: la sfida è evitare quanto più possibile l’isolamento dei quartieri più degradati e favorirne la rinascita. Un progetto che mira al reinserimento sociale partendo dall’analisi dei dati che piazzano l’isola tra le ultime in classifica : “Siamo la regione più povera d’Europa – sottolinea Barbagallo – oggi Schifani ha detto che la Sicilia sta attraversando un momento magico, ma non capisco a cosa alluda perché i dati sono drammatici. Ci preoccupa soprattutto questa corda molle da parte del governo regionale su temi più sensibili come rispetto del lavoro, lotta alla povertà e reinserimento delle donne nel lavoro”.
Il percorso che verrà eseguito nei prossimi giorni insieme a Bonafoni, conclude il segretario dem, prevede “ un giro con le realtà più significative della Sicilia, che si concluderà sabato a Catania con l’incontro con le Acli e con la comunità di sant’Edigio”.




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