Dopo le scambio di accuse tra le diverse correnti, sarà sottoposto ai raggi X il tesseramento del Partito democratico siciliano. Lo hanno stabilito oggi a Palermo, nella sede regionale del partito, i presidenti delle commissioni provinciali di Garanzia con il presidente della commissione regionale di Garanzia. Alla riunione ha partecipato il segretario regionale del Pd Fausto Raciti.

Durante l’incontro è stata richiesta ai responsabili provinciali la massima attenzione sulle procedure di verifica del tesseramento 2015 che si è chiuso lo scorso 31 gennaio, sia per quel che riguarda i rinnovi che per i nuovi iscritti.

I presidenti delle commissioni provinciali dovranno concludere entro le prossime settimane la validazione del tesseramento, in base alle norme previste dal regolamento e dallo Statuto del Partito Democratico.

Il caso è scoppiato dopo le dichiarazioni di Totò Cuffaro sulla presunta presenza di molti suoi ex seguaci nelle file dei democratici. Parole che hanno innescato una serie di reazioni dalle diverse anime del Pd e che sono state commentate perfino dal premier e sgretario nazionale Matteo Renzi.

Ma il dibattito è entrato nel vivo stamattina grazie alle esternazioni del deputato regionalepd, ex Articolo 4, Luca Sammartino che ha denunciato la presenza di un monopolio delle tessere del partito che avrebbe alterato la campagna di tesseramento. Parole subito commentate e condannate da Enzo Napoli, segretario provinciale del Pd di Catania, che si dichiara esterrefatto per le parole di Sammartino e le riconduce “alla scarsa dimestichezza con il Pd” che lo avrebbe  “indotto in confusione”.

L’umlti, per adeso, reazione a ctena di questa guerra delle correnti è a firma del catanese deputato nazionale renziano del Pd Giuseppe Berretta che contrattacca Napoli: “In città e provincia riunioni per il tesseramento svolte senza pubblicità, effettuate in extremis, Circoli senza direttivo o commissariati da anni. Logiche correntizie e notabilari prevalgono su tutto”.

“Anziché attaccare – aggiunge Berretta – chi chiede una maggiore apertura del Partito Democratico ai cittadini, il segretario del Pd di Catania Enzo Napoli farebbe bene a chiarire i criteri e le modalità con cui è stato condotto il tesseramento nella nostra provincia”.

Il deputato nazionale del Pd aggiunge che “se Sammartino è giovane del Pd, io lo sono molto meno e da tempo metto in luce i gravi problemi politici ed organizzativi del partito catanese, e non sono il solo. Alcuni esempi? La direzione provinciale del partito non si riunisce dal marzo del 2015, il tesseramento per l’anno 2015 si è protratto fino al 31 gennaio scorso ed oltre, in moltissimi Comuni le operazioni si sono svolte solo in extremis, mentre tanti Circoli sono privi degli organismi dirigenti – sottolinea il deputato nazionale – E, ancora a puro titolo esemplificativo, qualcuno dovrebbe spiegare perché ad Adrano ci sono voluti anni per superare il commissariamento del Circolo, nonostante vi fossero alcune centinaia di richieste di adesione”. “Ovunque, poi, le riunioni per il tesseramento si sono svolte senza una adeguata pubblicità, come invece previsto espressamente dal regolamento nazionale del tesseramento, e anche nella città di Catania alcuni Circoli di quartiere, come Ognina-Picanello, hanno lamentato episodi che hanno limitato la partecipazione dei cittadini. E’ questo il partito aperto e inclusivo di cui parla Enzo Napoli?”.

“Non vi è alcun dubbio: le logiche correntizie e notabilari prevalgono su tutto, purtroppo accade da anni e questo ha frenato bruscamente la voglia di partecipazione e le energie positive che ci sono ancora nel nostro partito – conclude Berretta – Non si può proseguire così e non possiamo più rimandare oltre la convocazione del congresso provinciale”.

 

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