Con il parere positivo della Procura nazionale antimafia e dell’Amministrazione penitenziaria, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha firmato il permesso per i figli di Totò Riina che potranno stargli vicino, nella struttura sanitaria a Parma in cui si trova da tempo e le cui condizioni sono precipitate.
Più nel dettaglio, il permesso firmato dal Guardasigilli riguarda i figli, la moglie e i parenti più stretti che saranno autorizzati a stare vicini al proprio congiunto, che è in fin di vita dopo due interventi subiti nelle ultime settimane.
Riina sta scontando 26 condanne all’ergastolo per decine di omicidi e stragi tra le quali quella di viale Lazio, gli attentati del ’92 in cui persero la vita Falcone e Borsellino e quelli del ’93, nel Continente.
Sua la scelta di lanciare un’offensiva armata contro lo Stato nei primi anni ’90. Mai avuto un cenno di pentimento, irredimibile fino alla fine, solo tre anni fa, dal carcere parlando con un co-detenuto, si vantava dell’omicidio di Falcone e continuava a minacciare di morte i magistrati.
L’ultimo processo a suo carico, ancora in corso, è quello sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia, in cui è imputato di minaccia a Corpo politico dello Stato.
Nelle ultime settimane Riina è stato operato due volte. I medici hanno da subito avvertito che difficilmente il boss,le cui condizioni sono da anni compromesse, avrebbe superato gli interventi. Su facebook Salvo Riina Jr aveva fatto gli auguri al padre nel tristeb giorno del suo compleanno
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