Pescatore di frodo denunciato nel Palermitano. Aveva pescato centinaia di chili di ricciola dall’area marina protetta di Capo Gallo, laddove vi è il divieto assoluto.

L’intervento

La sezione navale della guardia di finanza di Palermo ha messo in campo un’attività nell’ambito dei quotidiani servizi di vigilanza in mare. In questo contesto ha sorpreso una imbarcazione da pesca in attività all’interno dell’area marina protetta di Capo Gallo. L’intervento dei  finanzieri ha permesso di sequestrare 25 esemplari di ricciola, per un peso complessivo superiore ai 600 chili. Il pesce, sottoposto a visita veterinaria dall’Asp di Palermo, è stato dichiarato idonei al consumo umano e devoluto a diversi istituti caritatevoli di Palermo.

La denuncia

Il pescatore di frodo denunciato per la violazione delle disposizioni penali a tutela delle aree marine potette. Sottoposta invece a sequestro l’attrezzatura da pesca utilizzata per commettere l’illecito. “L’attività di salvaguardia dell’ambiente marino e del patrimonio ittico nazionale – si legge in una nota – è una delle molteplici attività che la guardia di finanza svolge nelle acque territoriali, quale presidio di legalità a tutela delle regole del mercato e della salute dei consumatori”.

L’organizzazione scoperta nel marzo scorso

A proposito di pescatori di frodo lo scorso mese di marzo bloccata un’organizzazione dedita alla pesca illegale, depredati fondali marini del Palermitano con il rischio di un disastro ambientale. Portati via dal loro habitat centinaia e centinaia di chili di ricci di mare e oloturie. Queste ultime sono particolarmente apprezzati dalla cucina orientale e vengono pagati a peso d’oro. La capitaneria di porto di Palermo e la stazione navale della guardia di finanza hanno eseguito 5 misure cautelari. In tutti i casi si è trattato di arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Contestualmente sequestrata in via diretta, e per equivalente, una somma di circa 57.900 euro quale quantificazione del presunto reato commesso.

L’attività di pesca illegale sarebbe andata avanti per quasi due anni. Eseguite inoltre quattro perquisizioni che hanno consentito di rinvenire e sequestrare svariate attrezzatura da pesca. Tra queste mute e scooter acquatici, per un valore totale di circa 5 mila euro.

Articoli correlati