Si sono celebrati a Terrasini i funerali di Matteo Lo Iacono capitano del peschereccio Nuova Iside disperso nelle acque tra San Vito Lo Capo e Ustica, il cui corpo è stato recuperato sabato scorso avvistato dai marittimi del traghetto Antonello Da Messina.
La cerimonia funebre è stata celebrata nella Chiesa Maria Santissima delle Grazie di Terrasini da Don Davide Rasa, parroco della Chiesa Maria SS. della Provvidenza. “I pescatori sono usciti per lavorare per sostentare le famiglie. Erano pescatori esperti – ha detto il sacerdote – e abbiamo bisogno delle istituzioni per fare chiarezza. Vogliamo capire cosa è successo quella sera in mare. Abbiamo bisogno che qualcuno ci dica faremo di tutto per conoscere la verità. Abbiamo bisogno che le ricerche per Vito continuino”.
Ai funerali hanno preso parte anche i sindaci del comprensorio e il comandante della Capitaneria di Porto Roberto Isidori e l’assessore regionale Edy Bandiera. Oggi nei comuni di Terrasini e Cinisi sono state esposte bandiere a mezz’asta. I sindaci Giosuè Maniaci e Giangiacomo Palazzolo hanno proclamato il lutto cittadino. Intanto proseguono le ricerche del figlio Vito Lo Iacono di cui non si ha ancora nessuna traccia.
Il sindaco di Cinisi Giangiacomo Palazzolo, chiede invece ufficialmente alle autorità preposte che si faccia luce sulla tragedia della Nuova Iside e che proseguano le ricerche sia del comandante Vito Lo Iacono, che del relitto, le cui condizioni potrebbero ulteriormente confermare l’ipotesi investigativa dello speronamento.
Intanto, eri sera, la salma di Matteo Lo Iacono, dopo l’autopsia è stata restituita alla famiglia. La sua bara è stata portata ieri sera nella camera ardente allestita presso la sua abitazione di via Jose’ Maria Escrivà.
Matteo Lo Iacono lo conoscevano tutti a Terrasini e, non solo nella marineria di cui faceva parte da quando era poco più che un bambino.
Grande lavoratore, marito e padre esemplare, persona solare, con grande senso dell’umorismo, stimato ed apprezzato da tutti per la sua innata simpatia, amante del mare e di viaggi anche in terre lontane.
Da tantissimi anni, al timone della sua Nuova Iside, lavorava con una licenza di pesca al palangaro ed una quota per la cattura del Pesce Spada.
Il figlio Vito, di cui proseguono le ricerche, ha seguito le sue orme. Il cugino Giuseppe lavorava regolarmente per lui.
Matteo Lo Iacono riforniva i migliori ristoranti di Terrasini e Cinisi e tutti lo ricordano più come un amico che come un semplice fornitore. Sempre con il sorriso sulle labbra, la battuta pronta e disponibile nei confronti degli esercenti che si affidavano a lui per l’ordine del pesce fresco. Alla marineria di Terrasini viene descritto come un “Lupo di Mare” o “Capitano Coraggioso”, in grado di affrontare e superare qualsiasi intemperia od ostacolo durante le sue battute di pesca d’altura, sempre portate al termine con soddisfazione, anche nei casi di condizioni meteo proibitive per altri suoi colleghi.
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