A Piano Battaglia c’è tanta neve , ma di turisti se ne vedono pochi. Sarà anche colpa della pandemia e della crisi economica, ma ormai da tempo la località sciistica delle Madonie vive con i suoi impianti bloccati, impelagati da pastoie burocratiche. “Dalla politica abbiamo ascoltato tantissime parole, adesso aspettiamo i fatti”, ha detto Antonio Mirabella, naturalista da sempre punto di riferimento per le Madonie, nel corso della puntata di Casa Minutella.

Piano Battaglia, l’economia bloccata dalla burocrazia

Ma proprio dalla politica arrivano le prime risposte. Ospite del talk show condotto da Massimo Minutella, l’assessore regionale al territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro ha spiegato come lo stop che arreca tanti danni a Piano Battaglia, sarebbe stato generato dal “contenzioso in corso tra i gestori degli impianti di risalita e i proprietari delle piste”.

“Per anni, nessuno si è occupato di Piano Battaglia  e di tutto il sistema che gli gira intorno – ha spiegato Cordaro – ma proprio in questi giorni su sollecitazione del governo regionale, c’è stato un Incontro tra la Città metropolitana,  i quattro comuni che hanno competenza sulle piste (Collesano, Petralia Sottana, Polizzi e Isnello) e il presidente del Parco delle Madonie. La novità consiste nel fatto che la Città metropolitana ha deciso di chiudere ogni rapporto con la società che gestiva gli impianti”.  Cordaro ha anche ricordato che la Regione ha provveduto a inviare in zona un mezzo Unimog spalaneve.

Una gestione in house per impianti e piste

Cordaro ha anche sottolineato quanto alta sia l’attenzione del governo regionale verso la località delle Madonie. Nei giorni scorsi Cordaro si è recato lì in visita, insieme al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. Adesso, si apre una nuova stagione per Piano Battaglia,  “andiamo verso una gestione unitaria delle piste e degli impianti di risaliti, che saranno affidati in house a una società della Città metropolitana, la  Palermo Energia”. Il nuovo sistema di gestione dovrebbe essere ratificato entro il mese di giugno. Non è mancata una stilla di curaro. Il direttore di Blogisicilia, Manlio Viola, ha fatto notare che in pratica si è deciso di procedere attuando la stessa prassi che in realtà aveva portato al contenzioso.

 

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