Nuova pioggia di polemiche sul piano di riequilibrio. Il TAR ha confermato la sospensione provvisoria del piano della pubblicità. Una voce tolta dal documento economico-finanziario con un emendamento passato in extremis in Consiglio Comunale. Atto che però potrebbe subire importanti modifiche, soprattutto in entrata. Non hanno ancora trovato smentita le voci che vorrebbero un ridimensionamento dei contributi statali. Fatto che, come logica conseguenza, potrebbe avere una ricaduta sulle aliquote Irpef. Le opposizioni sono già sul piede di guerra, anche alla luce della questione legata ai creditori del Comune.

L’assessore Martorana: “Fiduciosi che a giugno il bando possa ripartire”

Sulla decisione del TAR in merito al piano della pubblicità, l’assessore alle Attività Produttive Cettina Martorana si è mostrata ottimista. “In questo momento abbiamo ricevuto una sospensiva da parte del TAR. Il 7 giugno si entrerà nel merito del dibattimento. Quindi avremo contezza definitiva, in modo da sapere se la gara potrà essere svolta o meno. Ci auguriamo che si possa fare“. Rispetto all’emendamento Forello, che ha tolto tale voce dal piano riequilibrio, l’assessore Martorana rimane sulle sue posizioni. “Non credo possa aver inciso. Il bando serve a dare nuovamente concorrenza al mercato. Avevamo avuto sollecitazioni dall’Anac a tal proposito. Ci auguriamo che tutto questo si possa realizzare da giugno in poi”.

Forello sul piano pubblicità e riequilibrio: “Mi dovrebbero ringraziare”

Intervenuto ai nostri microfoni, il consigliere comunale del gruppo “Oso” Ugo Forello avoca a sè l’emendamento che ha eliminato le entrate del piano della pubblicità dal piano di riequilibrio. “La differenza fra il gettito ordinario e quello che sarebbe derivato dalla gara è di 1,9 milioni di euro. Quelli che sono stati tolti con il mio emendamento. Mi dovrebbero ringraziare, visto che in virtù di quella modifica non bisognerà riformare il piano di riequilibrio. Un bando, quello sulla pubblicità, nato in evidente violazione del regolamento votato dal Consiglio Comunale”.

“Meno fondi da Roma”

Un documento, quello che sarà discusso a Roma la prossima settimana, sul quale Forello si mostra pessimista. “Da Roma dovrebbero arrivare 180 milioni di euro, molto meno di quanto annunciato. Ci sono altri comuni, come Messina, che faranno parte di questo bando. Il rischio è che, per compensare le mancate entrate, ci saranno aumenti consequenziali dell’Irpef. Se i conti sono quelli, il sindaco non può andare a contrattare altri soldi. Il tetto è stato stabilito dalla norma”.

La questione creditori

Dibattito sul piano di riequilibrio che si è spostato adesso sugli atti deliberativi necessari alla stessa validità del documento approvato il 31 gennaio in Consiglio Comunale. Fra questi vi è il piano dei creditori del Comune. Atto sul quale, nell’ultimo seduta a Sala delle Lapidi, si è scatenato un putiferio. “Questa norma prevede che si debba fare un piano dei creditori attuali del comune di Palermo – sottolinea Forello -. Si deve pubblicare un avviso nell’albo pretorio, rivolto ai creditori. Gli stessi devono fare domanda per potere essere inseriti nel piano”.

“Le domande devono pervenire entro 60 giorni. Il Comune lo ha fatto entro il 31 gennaio e ha dato un limite praticamente minimo, ovvero entro il 10 aprile. Se i creditori non si presentano e non mandano la documentazione, il credito si estingue. E’ una norma che non è prevista nemmeno per i comuni in dissesto. Una volta avuta la lista, si procederà secondo legge alle proposte transattive. Se il credito è più giovane di 3 anni il creditore potrà recuperato fino all’80%, tra i 3 e i 5 anni al 60% e così via. L’ultimo scaglione è al 40%, per i crediti superiori a 10 anni”.

Un parodosso, che si scontro con la decisione dell’Amministrazione di bloccare i movimenti in uscita. “Il Comune di Palermo ha bloccato, in maniera cautelativa, i pagamenti ai privati. Più si estende il limite per le domande, più i pagamenti rimangono bloccati. Ma, al contrario, meno tempo si dà per presentare le domande, maggiore è il rischio che si perdano i crediti. E’ un cane che si morde la coda”.

Il sindaco Orlando: “Abbiamo sconfitto il partito del dissesto”

Intervenuto a margine della conferenza stampa rivolta al mercato ittico, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha fatto il punto della situazione sul piano di riequilibrio. “Stiamo lavorando. Lunedì mi sono personalmente recato al Mef per parlare con il ministro Giovannini per i piani PNRR. Stiamo seguendo passo passo tutto quello che è possibile fare. Una cosa è certa: abbiamo sconfitto il partito del dissesto. Sarebbe stata una catastrofe. Cercheremo di ridurre al minimo i disagi del piano di riequilibrio.