Sono in corso riunioni e vertici in prefettura in vista dell’arrivo di Papa Francesco a Palermo il prossimo 15 settembre.
La sicurezza è uno degli aspetti fondamentali della visita del santo padre in città. Le forze dell’ordine sono alla prese con una serie di vertici per preparare al meglio la macchina che dovrà garantire che tutto fili liscio. Uno si è svolto questa mattina alla Caserma Lungaro.
Un altro si sta svolgendo in prefettura alla presenza di tutti vertici delle forze dell’ordine e il prefetto di Palermo Antonella De Miro e i vertici della sicurezza Vaticana. In questi giorni la digos e gli agenti di polizia hanno passato al setaccio tutte le attività commerciali che si trovano lungo il percorso che da dove transiterà il corteo papale. Sono stati identificati tutti i titolari e gli impiegati degli esercizi commerciali. Sono scattati nel massimo riserbo e continueranno anche durante la visita i controlli in tutti i punti sensibili del percorso e dei luoghi dove si celebrerà la messa, ma anche i diversi momenti di incontro previsti durante tutta la giornata.
Uno dei nodi principali della sicurezza è nella gestione di un elevato numero di visitatori. Sono attesi migliaia di fedeli. Si attendono 500 pullman da tutta la Sicilia e la Calabria.
Almeno duemila gli agenti impegnati tra poliziotti, carabinieri, uomini della guardia di finanza, vigili del fuoco e agenti della polizia municipale. Ogni varco sarà presidiato dalle forze dell’ordine e dagli uomini della protezione civile.
I controlli saranno monitorati dalla centrale di polizia in grado di gestire ogni situazione di possibile emergenza. Sarà previsto l’impiego di tiratori scelti che verranno posizionati lungo il tragitto di papa Bergoglio.
Previsto anche un piano sanitario. Sarà attiva la rete del servizio emergenza- urgenza del 118 con decine di ambulanze che stazioneranno nell’area aperta al pubblico. Saranno impegnati uomini del 118 e dell’Asp di Palermo. Il personale medico ed infermieristico in servizio si avvarrà della collaborazione dei volontari e degli uomini della Croce Rossa.
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