Piano rifiuti e rinascita delle Province. Queste le priorità dettate dal presidente Renato Schifani nel suo intervento all’assemblea di Anci Sicilia (l’associazione che riunisce i Comuni dell’isola) che oggi a Palermo celebra i 50 anni di attività.
“Nuovo piano sarà esitato a giorni dalla Cts”
Ed a tal proposito, il governatore dell’Isola ha sottolineato: “È impegno prioritario del governo regionale, come ho ribadito più volte, razionalizzare un sistema che genera costi, disfunzioni e disservizi, ancora incentrato sul conferimento in discarica. Nelle grandi città sono ancora troppo bassi i livelli di raccolta differenziata, nonostante gli encomiabili progressi dei comuni di dimensioni minori”.
“Raccolta differenziata e riciclo grazie a termovalorizzatori”
“Il nuovo piano dei rifiuti – ha sottolineato Schifani – sarà esitato a giorni dalla Cts e potremo così procedere all’approvazione e al conseguente avvio delle azioni. Al centro, il rafforzamento della raccolta differenziata e del riciclo e la realizzazione dei termoutilizzatori-termovalorizzatori. È una partita senza tempi supplementari, nella quale la Sicilia e le sue istituzioni devono centrare un obiettivo per troppo tempo perseguito senza risultati concreti, al fine di liberare le città e i territori dell’Isola dai rifiuti, trasformandoli in valore, energia, opportunità”.
“Dopo finanziaria all’Ars riforma delle province”
E poi sulla rinascita delle Province, Schifani ha aggiunto: “Uno dei primi obiettivi da conseguire è la riforma delle Province regionali, con la reintroduzione dell’elezione diretta e la riallocazione delle funzioni di area vasta, che rappresenta elemento prioritario del programma di governo. Un nuovo modello istituzionale essenziale per la gestione democratica del territorio, aperto alla partecipazione ed al confronto. Sono certo che terminata la manovra finanziaria l’Assemblea, nel rispetto delle regole parlamentari e della dialettica politica, approverà una riforma attesa da anni e che potrà restituire capacità di autogoverno ai territori”.
La manovra finanziaria
“Comuni, Liberi consorzi e Città metropolitane hanno trovato nella manovra finanziaria all’esame dell’Assemblea regionale una prima risposta significativa a partire dal versamento nell’anno finanziario della quarta rata del Fondo per le autonomie locali” ha detto il governatore siciliano che poi ha snocciolato numeri e risultati.
“Sono stati rideterminati in 350 milioni di euro per ciascun anno i trasferimenti di parte corrente ai Comuni per gli esercizi finanziari 2024, 2025 e 2026.
Rimpinguato, inoltre, il Fondo di progettazione con una dotazione per il 2024 di 40 milioni di euro, utile ai Comuni per dotarsi di progetti e accedere agli investimenti previsti dalla programmazione comunitaria e statale”.
I fondi legati a specifici obiettivi
“Nel fondo globale sono previste riserve per alcune finalità specifiche: 6 milioni di euro per le spese per il trasporto via mare dei rifiuti delle Isole minori; 2 milioni di euro ai Comuni in cui ricadono aree industriali; 3 milioni ai Comuni che hanno superato il 65 per cento della raccolta differenziata; 3 milioni di euro ai Comuni per la lotta al randagismo; 1 milione di euro ai Comuni per l’istituzione del servizio di vigilanza e salvataggio nelle spiagge libere; 4 milioni di euro per le spese relative alle comunità alloggio per disabili psichici; 7 milioni di euro per le spese di trasporto degli alunni pendolari; 2,5 milioni ai Comuni nei quali insistono siti Unesco; 3 milioni ai Comuni che effettuano il servizio educativo assistenziale tramite istituti iscritti all’albo”.
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