“Lavorare nel confronto continuo per garantire per rafforzare la democrazia nelle nostre Istituzioni”. E’ l’invito e al tempo stesso l’impegno del Presidente della Regione Renato Schifani assunto questa mattina durante le celebrazioni dei 50anni di Anci Sicilia, l’associazione che riunisce i comuni dell’Isola.
Rifiuti, lotta agli incendi, trasferimenti di risorse, riforma delle Autonomia locali a partire dalla rinascita delle province gli argomenti affrontati a Schifani.
La manovra finanziaria
“Comuni, Liberi consorzi e Città metropolitane hanno trovato nella manovra finanziaria all’esame dell’Assemblea regionale una prima risposta significativa a partire dal versamento nell’anno finanziario della quarta rata del Fondo per le autonomie locali” ha detto il governatore siciliano che poi ha snocciolato numeri e risultati.
“Sono stati rideterminati in 350 milioni di euro per ciascun anno i trasferimenti di parte corrente ai Comuni per gli esercizi finanziari 2024, 2025 e 2026.
Rimpinguato, inoltre, il Fondo di progettazione con una dotazione per il 2024 di 40 milioni di euro, utile ai Comuni per dotarsi di progetti e accedere agli investimenti previsti dalla programmazione comunitaria e statale”.
I fondi legati a specifici obiettivi
“Nel fondo globale sono previste riserve per alcune finalità specifiche: 6 milioni di euro per le spese per il trasporto via mare dei rifiuti delle Isole minori; 2 milioni di euro ai Comuni in cui ricadono aree industriali; 3 milioni ai Comuni che hanno superato il 65 per cento della raccolta differenziata; 3 milioni di euro ai Comuni per la lotta al randagismo; 1 milione di euro ai Comuni per l’istituzione del servizio di vigilanza e salvataggio nelle spiagge libere; 4 milioni di euro per le spese relative alle comunità alloggio per disabili psichici; 7 milioni di euro per le spese di trasporto degli alunni pendolari; 2,5 milioni ai Comuni nei quali insistono siti Unesco; 3 milioni ai Comuni che effettuano il servizio educativo assistenziale tramite istituti iscritti all’albo”.
Le Unioni dei Comuni e i progetti locali
“Ad ogni Unione dei Comuni sono assegnati 300 mila euro per un totale di 8,7 milioni di euro. Inoltre, un contributo straordinario è stato offerte ai comuni di Lampedusa e Linosa, Pozzallo, Modica, Augusta, Siciliana e Porto Empedocle a causa delle difficoltà in cui si sono ritrovati per l’arrivo di migranti e per rafforzarne l’attività di comunicazione e promozione turistica.
Per le iniziative e i progetti locali di carattere sociale, economico e culturale di varia estrazione, la Legge di Stabilità ha previsto uno stanziamento da 3 milioni di euro da ripartire ai Comuni siciliani; 1,5 milioni di euro vanno invece alla salvaguardia, tutela e valorizzazione dei luoghi di culto (esclusa la manutenzione straordinaria) e per il sostegno alle attività sociali e aggregative che i Comuni potranno svolgere d’intesa con gli enti religiosi civilmente riconosciuti”.
A fronte di 2,2 miliardi di euro per la Regione e gli enti sanitari a Comuni e Province della Sicilia sono state assegnate risorse corrispondenti al doppio (circa 4,4 miliardi) (dati Bankitalia). Si tratta di investimenti ingenti con tempi, come a tutti noto, molto stretti per impiego e rendicontazione.
La riforma delle province
“Uno dei primi obiettivi da conseguire è la riforma delle Province regionali, con la reintroduzione dell’elezione diretta e la riallocazione delle funzioni di area vasta, che rappresenta elemento prioritario del programma di governo”.
Il piano rifiuti
“Il nuovo piano dei rifiuti sarà a giorni esitato dalla CTS sulle autorizzazioni ambientali e potremo così procedere all’approvazione e conseguente avvio dell’attuazione che ha nel rafforzamento della raccolta differenziata e del riciclo e nella realizzazione dei termoutilizzatori o termivalorizzatori un elemento portante”
Gli incendi
“Un dato emerge a consuntivo. La stragrande maggioranza degli incendi che ha colpito nei mesi scorsi la Sicilia ha coinvolto aree agricole ed incolte. Le aree percorse da incendi sono per la gran parte afferenti alla macchia mediterranea ed, in quota minore, a pinete o formazioni di latifoglie (dati ISPRA 9/2023).
Garantire la pulizia dei terreni pubblici e privati diviene, quindi, un ineludibile strumento di prevenzione degli incendi.”
“Per questo è necessario che siano tempestivamente adottate le ordinanze previste dall’ordinamento per il diserbamento. La Regione attraverso il Corpo forestale sarà vicino a tutti i Comuni che faranno la propria parte, ma occorre elevare al livello più elevato la soglia di attenzione, non bisogna lasciare nulla di intentato o, peggio, di trascurato”.
La polemica sui fondi vincolati
“Mi preme precisare che la scelta del Governo nel Ddl di finanziaria prevedere che Comuni, i Liberi consorzi comunali e Città metropolitane destinino il tre per cento dell’assegnazione finanziaria incrementata per attività di prevenzione incendi, diserbamento e pulizia fondi, vigilanza su privati ed enti pubblici per le attività di pertinenza non intende attribuire compiti aggiuntivi ai Comuni. Ma per svolgere compiti d’istituto assumendo un impegno reciproco di destinazione di fondi per attività di pertinenza comunale che avviene nell’ambito di un incremento di assegnazioni che da quest’anno la Regione fa ai Comuni”.
Commenta con Facebook