Palermo

Piantagione di canapa indiana e furto di energia elettrica, arrestato un partinicese

I Carabinieri di Grisì, durante un servizio antidroga, hanno tratto in arresto per produzione, traffico, detenzione illeciti di sostanze stupefacenti e furto aggravato T.m. 41enne di Partinico, già noto alle forze dell’ordine.

Nel corso delle attività, i militari dell’Arma hanno scovato 200 piante di cannabis, alte circa 70 cm, ben celate in mezzo ad un uliveto in contrada Bosco – Falconeria.

La piantagione era munita di un efficiente impianto di irrigazione allacciato abusivamente alla rete elettrica pubblica, così come confermato da una squadra di tecnici verificatori ENEL intervenuta sul posto.

Leggi anche

Maxi piantagione di droga nel centro storico di Catania, fermato un 47enne (FOTO)

Lo stupefacente è stato campionato per le successive analisi quantitative e qualitative a cura del L.A.S.S. (Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti) dei carabinieri di Palermo.

L’arrestato, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato tradotto presso la propria abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari in attesa della udienza di convalida.

Leggi anche

Scoperta dai carabinieri piantagione di droga a Partinico, un arresto

Si tratta della seconda piantagione scoperta dei carabinieri nel palermitano in 24 ore. Ieri i carabinieri hanno arrestato Maurizio Tornetta, 41 anni, muratore di Partinico accusato di produzione, traffico e detenzione di droga e furto di energia elettrica.

I militari lo hanno sorpreso in un terreno dove insieme agli ulivi è stata trovata una piantagione composta, anche in questo caso, da 200 piante di cannabis. L’impianto di irrigazione era allacciato abusivamente alla rete elettrica pubblica. Tornetta su disposizione della magistratura è stato portato ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.

Un’altra operazione era stata condotta a maggio con l’arresto di  due palermitani F.C., 35 anni e C.M. 22 anni accusati di  coltivazione, detenzione ai fini di spaccio e furto aggravato.

I  militari della compagnia di Monreale hanno notato i due introdursi in un’abitazione disabitata ad Altofonte (Pa) dove è stata allestita una serra per la coltivazione “indoor” di marijuana, trovando piante alte circa un metro.

Con l’arrivo dell’estate aumentano le operazioni di questo tipo perché le piante maturano e diventa più evidente l’esistenza di una piantagione. Inoltre i coltivatori iniziano a predisporre la raccolta per la preparazione del ‘fumo’ da vendere.

Leggi l'articolo completo