Il gip del tribunale  di Palermo Clelia Maltese ha revocato gli arresti domiciliari per l’imprenditore edile Mario Antonio Patellaro, 26 anni, che era stato accusato di coltivazione di cannabis in una villa disabitata in contrada Carcatizzi a Giardinello (Pa).

Con lui era stato arrestato Eduardo Levantino, 40 anni. Le indagini difensive dell’avvocato Tommaso De Lisi hanno fatto emergere numerose contraddizioni sulla ricostruzione fatta dagli inquirenti.

“Nei mozziconi di sigarette trovate nella piantagione non è stato trovato il dna di Patellaro – spiega l’avvocato De Lisi – L’imprenditore ha una Fiat Panda Bianca, ma l’aveva acquistata un mese dopo i fatti contestati. Nel filmato ripreso dai militari il numero della targa non si legge, Le immagini acquisite dalla difesa e ripulite da un ingegnere dimostrerebbero che l’uomo ripreso non è il mio assistito. Anche le foto prodotte nel fascicolo dimostrano che la persona ripresa dei  video non è il mio cliente”.

Nel provvedimento del gip di revoca si legge che “alla luce della documentazione depositata dalla difesa e dalle circostanze addotte dall’indagato, non può sussistere un quadro dotato di gravità indiziaria, non potendo ritenersi alla luce della sola vaga somiglianza tra l’indagato e colui che ha fatto ingresso nell’immobile in cui era stata impiantata la coltivazione dello stupefacente”.

L’indagine è stata condotta dai militari da marzo ad agosto 2021, è scattata dopo una segnalazione arrivata in caserma. I carabinieri nel corso di un sopralluogo hanno trovato una piantagione di cannabis indica dotata di sofisticati sistemi di irrigazione, illuminazione e controllo climatico dei locali nonché alcuni indumenti.

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