Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione San Filippo Neri e della Stazione Falde, nell’abito di un mirato servizio antidroga svolto nei quartieri dello “Zen – Addaura e Arenella”, in tre distinte operazioni hanno arrestato una persona e denunciato in stato di libertà altre due persone.

I primi ad entrare in azione, i Carabinieri della Stazione San Filippo Neri, che verso le 15 hanno fatto irruzione all’interno di un’abitazione privata di via Rocky Marciano, dove era stata realizzata una piantagione indoor di cannabis indica. Giunti sul posto dopo aver suonato varie volte il campanello dell’appartamento hanno compreso che all’interno non vi era nessuno.

Nel lasciare il pianerottolo i militari dell’Arma hanno riconosciuto, a distanza, il proprietario Pietro Mannino, palermitano di 26 anni, volto noto alle forze dell’ordine, che si aggirava in zona con fare sospettoso.

Hanno deciso quindi di fermare il giovane chiedendogli di aprire la porta di casa. Mannino, evidentemente preoccupato, ha iniziato a temporeggiare fornendo agli inquirenti scuse superflue, e dichiarando che le chiavi di casa erano in possesso di sua moglie, che si trovava in un negozio, non meglio precisato, di via Belgio che poi è risultato essere chiuso per ferie.

Mannino non ha mostrato la volontà di collaborare con gli investigatori che si sono procurati una fortuna riuscendo con non poca difficoltà ad entrare dall’unica finestra aperta dell’abitazione in questione, ovvero la camera dei bambini.

All’interno dell’abitazione gli agenti hanno avvertito subito un fortissimo odore acre tipico della marijuana dando così inizio ad un’attenta ispezione e perquisizione di tutti i locali.

Mannino, avendo compreso di essere ormai alle strette, ha indicato agli agenti una stanza, situata esattamente di fronte a quella dei bambini, all’interno della quale era stata allestita una vera e propria serra artigianale dedita alla coltivazione di “Marijuana”, con la presenza di 41 piante adulte, attrezzata di apposite lampade, fertilizzanti ed altro materiale il tutto sottoposto a sequestro.

All’interno della camera da letto, nel cassetto del comodino, un grosso pezzo di sostanza stupefacente del tipo “Cocaina”, mentre nel salone d’ingresso è stata rinvenuta un’altra quantità di sostanza stupefacente di tipo “Cocaina” custodita all’interno di un mobiletto, insieme a due bilancini di precisione.

Alla luce di emerso i carabinieri hanno notato anomalie sull’impianto elettrico dell’abitazione e, pertanto, hanno richiesto l’intervento di personale dell’Ufficio Verifiche dell’ENEL che ha inviato sul posto due addetti. Gli stessi hanno constatato che vi era un allaccio diretto abusivo alla rete ENEL, da addebitare proprio all’abitazione oggetto di controllo.

Mannino a questo punto è stato condotto presso gli uffici in Caserma, essendoci indizi riconducibili ad un’attività di produzione e spaccio di sostanze stupefacenti a suo carico e del furto aggravato di energia elettrica, ed è stato arrestato.

Dell’avvenuto arresto la competente Autorità Giudiziaria che ha coordinato le indagini, ha disposto nei confronti del giovane la misura cautelare in carcere, trasferendolo presso la Casa Circondariale di “Pagliarelli” di Palermo, in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, conclusosi con la convalida e la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Analogamente, i Carabinieri della Stazione Falde in due distinti momenti hanno denunciato due persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Si tratta di L.I.M, palermitano di 34 anni, abitante in via Adua, nullafacente.
L’uomo, fermato in via San Vincenzo De Paoli, a seguito di perquisizione personale e veicolare è stato trovato in possesso di 26 grammi “hashish”, già suddivisi in dosi. Segnalato alla locale prefettura quale “assuntore di sostanza stupefacente” invece, R.G., palermitano di 40 anni, abitante in Viale Regione Siciliana, nullafacente, trovato in possesso, presso la propria abitazione di 3 grammi di “marijuana”, il tutto sottoposto a sequestro.

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