Sono quattro i Palermitani e altrettanti i residenti in provincia arrestati nell’operazione “Cristallo” dei carabinieri che ha smantellato una piazza di spaccio a Casteldaccia. Il blitz all’alba, ecco i nomi.

In carcere

Custodia cautelare in carcere per Filippo Traina, 36 anni, e Riccardo Rubino, 42 anni entrambi di Palermo; Francesco D’India, 46 anni, di Casteldaccia. Ai domiciliari invece i palermitani Enrico Bologna, 30 anni e Ignazio Sandro Carollo, 41 anni. Con loro anche Emanuele Ivan Adestri, 31 anni, e  Onofrio Pedone, 51 anni, entrambi residenti a Casteldaccia, e Michele Rubino, 56 anni di Bagheria.

Obbligo di dimora

Obbligo di dimora invece per R. P., 29 anni, ed M.T., 22 anni, di Casteldaccia; F.F.G., 56 anni, e G.S., 22 anni entrambi di Bagheria.

Le accuse

A vario titolo tutti e 12 gli indagati sono accusati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione. Il provvedimento emesso dal gip di Termini Imerese su richiesta della Procura che ha coordinato le indagini.

Vendita di crack a rate

Grazie alle indagini, scattate tra novembre del 2021 e maggio del 2022, scoperta una base di spaccio a Casteldaccia. Da qui veniva venduta a decine di clienti, anche dei comuni dell’hinterland, hashish, marijuana, cocaina, e soprattutto crack. Un derivato dalla cocaina attraverso un processo di lavorazione e cristallizzazione dal quale prende il nome l’odierna operazione. Gli indagati avrebbero acquistato la droga a Palermo e poi venderla dalla proprie abitazioni a tanti assuntori. In alcuni casi avrebbero venduto grossi stock di stupefacente anche all’ingrosso. Agli acquirenti veniva fatto anche credito.

Le telecamere per riprendere lo spaccio

L’inchiesta si è sviluppata attraverso intercettazioni con telecamere di videosorveglianza nei luoghi destinati alla vendita e cessione. Sono state sequestrate durante le indagini quasi 5 chili di marijuana, 2 chili di hashish, 700 grammi di cocaina purissima e 9 mila euro. S’ stato sequestrato anche il libro mastro.

La violenza per recuperare i crediti

Nel corso dell’operazione Cristallo gli organizzatori della piazza di spaccio, come accertato dai carabinieri, avrebbero utilizzato l’intimidazione e la violenza per recuperare i crediti vantati verso gli acquirenti.

Bisognava recuperare i soldi per acquistare la droga a Palermo e mantenere il giro d’affari.  I militari hanno quindi accertato 5 episodi estorsivi. Gli indagati, come ricostruito durante l’indagine, avrebbero con molta facilità acquistato grossi quantitativi di stupefacente. Tra l’altro erano molto accorti.

Tutti evitavano di parlare dei traffici e cessioni al telefono utilizzando mezzi di comunicazione difficilmente intercettabili. Per lo più le comunicazioni avvenivano in presenza.

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