Una lite furiosa per gli orari delle uscite con la fidanzata è finita con l’arresto per tentato omicidio.

Il giovane avrebbe reagito con violenta al rimprovero fatto dal padre della fidanzata dopo una banale discussione.

La polizia ha arrestato a Brancaccio un 27enne, I.P., per tentato omicidio. Un’accusa pesante dovuta al fatto che il papà di lei, un quarantenne, si trova tuttora in gravi condizioni in ospedale, dove gli sono stati riscontrati un trauma cranico e la perforazione di un polmone.

A indagare su quanto accaduto venerdì scorso la procura e gli agenti della squadra mobile, che per ore – come riporta il Giornale di Sicilia – hanno cercato di individuare il responsabile e chiarire il movente di quella brutale aggressione.

A ricostruire l’accaduto è stata la figlia del quarantenne, la stessa che quel giorno aveva chiamato il 113 e chiesto l’intervento di un’ambulanza per portare il padre in ospedale.

Di fronte agli inquirenti la ragazza ha raccontato della discussione avvenuta a casa e al termine della quale lei e il fidanzato avevano deciso di allontanarsi. Il padre li avrebbe inseguiti per un breve tratto, a torso nudo.

Sentendosi forse minacciato il ragazzo si sarebbe scagliato contro l’uomo e l’avrebbe fatto cadere, facendogli sbattere la testa e colpendolo con calci e pugni anche mentre si trovava per terra.

Fino a ieri il quarantenne era in coma. Da qui l’accusa di tentato omicidio che ha portato la Procura a chiedere l’arresto del ragazzo. Il gip ha convalidato la richiesta e disposto per lui il carcere, dove ieri è stato interrogato per fornire la sua versione dei fatti. Poi bisognerà attendere l’evoluzione clinica delle condizioni della vittima per stabilire le accuse nei confronti del 27enne.

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