Il Consiglio di Stato, Sez. V, con la sentenza n. 1038 del 6 marzo 2017, si è pronunciato sulla legittimità o meno di un bando di gara di CONSIP, che prevedeva lotti così ampi da condizionare gravemente la partecipazione delle imprese, in violazione dei principi di concorrenza e di par condicio.
I giudici di Palazzo Spada hanno stabilito che : “È illegittimo il bando di una gara a procedura aperta indetta dalla Consip s.p.a. per la stipula di convenzioni ai sensi degli artt. 26 della legge finanziaria per il 2000 (legge 23 dicembre 1999, n. 488) e 58 della legge finanziaria per il 2001 (legge 23 dicembre 2000, n. 388), di durata biennale, con facoltà di proroga per un anno, per l’affidamento dei servizi integrati di vigilanza, ove risulti che, per effetto della dimensione dei lotti territoriali previsti, siano stati violati i principi di concorrenza, buon andamento dell’Amministrazione, ragionevolezza e proporzionalità”.
E’ stato messo in rilievo il fatto che la partecipazione ad una gara di rilevante interesse strategico, a causa del suo elevato valore complessivo (540 milioni di euro) è di fatto appannaggio di pochissimi grandi operatori economici del settore, già detentori di posizioni consolidate di mercato, precludendo nel contempo la partecipazione ad imprese di media e piccola dimensione.
Infine, il Collegio ha ritenuto priva di fondamento l’argomentazione mossa dall’Amministrazione secondo cui la ditta ricorrente avrebbe potuto partecipare alla gara quale componente di un raggruppamento temporaneo di imprese, in quanto “la partecipazione di un operatore economico ad un raggruppamento temporaneo non dipende dall’esclusiva volontà di quest’ultimo, ma anche della concorde decisione di altre imprese di costituire un’associazione temporanea”.
La Consip è la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana. La legge prevede che operi nell’esclusivo interesse dello Stato e il suo azionista unico è il ministero dell’Economia e delle Finanze del quale è una società in-house.
L’iniziativa parte dalla Mondialpol Security S.p.A., rappresentata dal dottore Giuseppe Campagna, la cui difesa è stata affidata agli avvocati Claudio Cataldi e Alessandra Testuzza, che ha condotto una battaglia legale durata oltre un anno contro la gara Consip che avrebbe consegnato a pochissimi operatori l’intero mercato dei servizi di sicurezza resi nei confronti della Pubblica Amministrazione sia in Sicilia sia nell’intero territorio Nazionale, portando inevitabilmente negative ricadute occupazionali ed economiche sul territorio.
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