Le indagini dei carabinieri

La tragedia di Caccamo, Pietro Morreale resta in carcere, lo ha deciso il giudice di Termini Imerese

Il fermo di Pietro Morreale non è stato convalidato. Il gip Angela Lo Piparo ha disposto la custodia cautelare in carcere.

Si è chiusa una lunga giornata al Tribunale di Termini Imerese iniziata questa mattina con l’udienza di convalida. “Il fermo non è stato convalidato – dice l’avvocato Giuseppe Di Cesare  – Il gip ha applicato la custodia cautelare in carcere. La decisione presa perché non c’era il pericolo di fuga”.

Secondo il magistrato non ci sarebbe pericolo di fuga: da qui la decisione di non convalidare il provvedimento della Procura. Morreale, però, resta in cella in quanto il giudice, accogliendo l’istanza dei Pm ha imposto al
ragazzo la misura della custodia cautelare in carcere.

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Il fidanzato accusato dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere della fidanzata, Roberta Siragusa, 17 anni .si è avvalso della facoltà di non rispondere anche davanti al gip.

L’indagato, rimasto in silenzio anche davanti ai pm nei giorni scorsi, non ha risposto al gip che oggi deve decidere sulla convalida del fermo deciso a carico del ragazzo dalla procura di Termini Imerese. l’udienza di convalida è in corso. Era stato Pietro a portare i carabinieri, domenica mattina, sul luogo in cui si trovava il corpo di Roberta.

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Secondo gli inquirenti il ragazzo avrebbe ucciso la fidanzata sabato notte durante una lite scoppiata per motivi di gelosia, mentre erano appartati in auto vicino al campo sportivo di Caccamo, poi avrebbe spostato il corpo in fondo a un dirupo e avrebbe tentato di dargli fuoco.

La procura aveva chiesto, oltre alla convalida del fermo, l’applicazione della custodia cautelare in carcere. Il ragazzo non ha risposto al giudice e, secondo quanto si apprende, sarebbe scoppiato in lacrime durante l’udienza. Il 19enne si è sempre detto innocente.

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