Borgo Nuovo può e deve rinascere. Il nuovo progetto, presentato stamani 13 febbraio, alla presenza del sindaco Roberto Lagalla, insieme al commissario nazionale Fabio Ciciliano, ha messo in luce gli obiettivi di riqualificazione del quartiere. Oltre 25 milioni di euro, stanziati dal governo nazionale, si uniscono ai 17 milioni derivanti dai finanziamenti del Comune di Palermo, creando così un’importante opportunità per trasformare e valorizzare la periferia palermitana.

Saranno realizzati centri sportivi, riqualificazione igienico-sanitaria e di sicurezza di un plesso scolastico e verranno inoltre impiegate risorse per la manutenzione di strade, marciapiedi e illuminazione pubblica.

“Un contributo auspicato da parte del Governo – ha detto il sindaco – che ci consentirà di intervenire in alcune aree degradate delle Città metropolitane del Paese, come Palermo, attraverso questa iniziativa che riguarda Borgo Nuovo e che, per quanto ci compete e ci interessa unisce i 25 milioni di euro, investiti e promossi dal Governo, con oltre 17 milioni di risorse nella disponibilità del Comune. Il grande vantaggio è quello di potere godere di una struttura commissariale che facilita i processi autorizzativi”.

Le opere previste dal piano

Tra le opere previste nel piano figurano 1,3 milioni di euro per la riqualificazione dell’area parrocchiale e della chiesa San Paolo Apostolo, 300 mila euro per il recupero del Centro sportivo multifunzionale di largo Gibilmanna e, nell’ambito dei fondi ex Gescal, anche 1,4 milioni per i lavori di riqualificazione igienico-sanitaria e di sicurezza del plesso scolastico “Maritain”. Al rifacimento, con manutenzione ordinaria e straordinaria, di strade e marciapiedi sono stati destinati 1,5 milioni di euro, nell’ambito del Pru Ambito Borgo Nuovo.

Aricò: “migliorare la qualità di vita dei residenti”

“Non si tratta solo di opere pubbliche – dichiara Alessandro Aricò, assessore regionale alle Infrastrutture – ma di un programma organico che punta a migliorare concretamente la qualità della vita dei residenti. Il governo Schifani conferma così il suo impegno per le periferie e per lo sviluppo sociale del territorio. Desidero esprimere un sentito ringraziamento al governo Meloni per la sua sensibilità e attenzione nei confronti delle aree più vulnerabili, una dimostrazione concreta di come l’intervento pubblico possa fare la differenza nella vita delle persone, promuovendo non solo sviluppo urbano, ma anche inclusione e coesione sociale».

“Progetto significativo”

Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile ottenere la copertura economica per un progetto così significativo – ha dichiarato l’arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice- quante volte ci siamo ritrovati in questo luogo dovendo attraversare quello che è sotto i nostri occhi, il degrado dell’aula liturgica di una chiesta che è il segno evidente di come i cristiani si pensino “casa tra le case”. La valenza del progetto che oggi è stato presentato va letta proprio rispetto a questo significato, perché se noi in questo momento stiamo guardando a questa struttura che simboleggia il degrado di un quartiere, ci impegniamo a non voler più definire Borgo Nuovo – e nessun altro quartiere – una “periferia”. Il piano di riqualificazione di questa parte ci città deve essere sostenuto da una considerazione che è anche un impegno, quello che non possono esistere quartieri “periferici”: perché lì dove ci sono uomini, donne, famiglie e case c’è in realtà il centro della città”.

Le anticipazioni di BlogSicilia

Di questi interventi BlogSicilia parla da tempo e in studio a TalkSicilia l’ex vice sindaco di Palermo Carolina Varchi, esponente di Fratelli d’Italia alla Camera aveva anche anticipato alcuni aspetti di queste scelte fatte dal governo Meloni