Il governo Musumeci ha definito la nuova Agenda digitale, dopo avere sospeso, circa un mese fa, il documento che l’ex giunta Crocetta aveva approvato pochi giorni prima delle elezioni regionali. L’Agenda, apprezzata dal governo qualche giorno fa, è stata presentata in conferenza stampa a Palazzo d’Orleans. Ha una dotazione finanziaria di 411 milioni di euro.
La Regione non procederà con gare d’appalto singole ma si avvarrà del sistema di acquisizione dinamico di Consip, per velocizzare i processi anche perché finora la spesa praticamente è a zero e abbiamo la necessità di accelerare ma all’interno di una strategia che farà diventare la Sicilia un polo strategico nazionale con una autosufficienza digitale.
Tra i progetti inseriti in Agenda c’è anche quello della creazione sovra-cup, il sistema unico di prenotazione delle prestazioni sanitarie che attraverso un software all’avanguardia consentirà di federare i singoli cup di aziende e ospedali siciliani “per andare incontro in modo concreto alle esigenze dei cittadini”, ha affermato l’assessore Razza.
“Si avrà una evoluzione del 118. La struttura del 118, con il numero unico nazionale che attualmente è il 112 meritava di essere integrato. Lo strumento di Agenda digitale consentirà il numero unico e la Sicilia sarà la prima Regione che fruirà di questa nuova risorsa”. Lo ha detto l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, presentando le innovazioni in tema sanitario del programma di Agenda digitale, tra cui anche l’integrazione dei due numeri di emergenza. “Renderemo più efficiente tutta la macchina amministrativa delle Asp – ha aggiunto – Per avviare la prima fase di interventi nella sanità, abbiamo programmato uno stanziamento di 15 mln di euro sul Po Fesr. La realizzazione della fase uno che riguarda anche il Sovracup (numero unico di prenotazioni per prestazioni sanitarie), il sistema informativo regionale digitalizzato e la nuova anagrafe digitale prevede di completare gli interventi in 24 mesi, soltanto l’interattività delle cartelle cliniche richiederà un po’ di tempo in più”.
Sono otto le macro-aree previste in Agenda: infrastrutture fisiche (300 mln), infrastrutture immateriali (10 mln), modello di interoperabilità (5 mln), ecosistemi (27 mln), strumenti per la generazione e la diffusione di servizi digitali (11 mln), sicurezza (2 mln), data & analytics framework (3,5 mln), gestione di cambiamento (24 mln). Le attività progettuali in corso di definizione ammontano a 342,59 milioni.
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