“70 milioni di euro per investimenti dedicati alla trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli. Pubblicato il bando sulla misura 4.2 del PSR.”
Lo ha annunciato questa mattina l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici. “Si tratta di una delle misure ad investimento più attese dal settore agroalimentare. Con la pubblicazione della 4.2 si entra nel vivo della nuova programmazione europea a sostegno dello sviluppo rurale. Abbiamo impresso criteri nuovi per sostenere progetti legati alla qualità e all’innovazione. Il bando è rivolto alle aziende dell’industria agroalimentare e ha l’obiettivo di favorire processi che migliorino l’efficienza produttiva e la sostenibilità ambientale. Abbiamo davanti a noi una grande opportunità: imprimere un deciso salto di qualità al nostro settore agroalimentare. Siamo la prima regione d’Italia per produzione primaria e la prima in Europa per coltivazione biologica, ma allo stesso tempo siamo in fondo alla classifica per ciò che riguarda la capacità di trasformazione e commercializzazione, ecco perché bisogna strutturare una vera e propria industria dell’agroalimentare siciliano che metta assieme un sistema organizzato della produzione, pronto a scommettere su aggregazione e concentrazione dell’offerta, ed un settore della trasformazione competitivo che valorizzi le nostre eccellenze.
Previsti contributi al 50% per gli investimenti che possono arrivare al 70% per le operazioni ad alto valore innovativo, sostenute nell’ambito del PEI (Partenariato Europeo per l’Innovazione) – continua Cracolici.
Le aziende interessate avranno tempo dal 5 dicembre al 20 marzo per partecipare al bando. Tra le spese ammissibili, l’acquisto di attrezzature per la trasformazione dei prodotti agricoli; la costruzione, il miglioramento e l’acquisto di fabbricati e di terreni, secondo i criteri consentiti nelle disposizioni attuative. Previste premialità per gli interventi sulla trasformazione di prodotti di qualità certificati, il risparmio idrico ed energetico e il recupero degli scarti agroindustriali.”
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