Chiusura immediata per la piscina comunale di Palermo a causa della legionella. Lo ha disposto l’ufficio sanitario competente dopo che questa mattina sono emersi valori batterici irregolari.

In attesa della sanificazione dell’impianto nessuno potrà accedere e i dipendenti hanno dovuto lasciare immediatamente la struttura. I risultati emersi oggi sono relativi alle analisi di routine delle acque della scorsa settimana e hanno evidenziato la presenza di legionella in uno spogliatoio e di altri batteri nella cisterna che porta l’acqua in tutta la struttura.

Avviati accertamenti per risalire alle cause

Sono stati avviati accertamenti per scoprire cosa ha causato il problema. Un caso di legionella era già stato accertato nei giorni scorsi anche a Villa Niscemi, sede di rappresentanza del Comune.

Legionella ha fatto chiudere Villa Niscemi

Nei giorni scorsi, infatti, il bacillo ha fatto la sua preoccupante presenza anche a Villa Niscemi. La sede istituzionale dell’Amministrazione, luogo di rappresentanza del sindaco di Palermo Leoluca Orlando e nel quale si sono tenute importanti cerimonie e conferenze stampa, è chiusa da un mese a causa dell’infestazione di legionella.

Ciò da quando uno dei dipendenti ha scoperto la propria positività alla malattia. Un batterio complicato da sconfiggere, capace di resistere nell’acqua e nel fango, nonché di diffondersi anche per via area. Dettaglio non da poco, visto che la tenuta storica presenta diversi spazi verdi nonché strade in terra battuta.

Nemico grande appena 5 milionesimi di metro, che si annida nei polmoni provocando, a volte, febbre, dolori muscolari, mal di testa, astenia, ma sono anche legati all’apparato respiratorio con conseguentemente lo sviluppo di mal di gola, tosse e polmonite.

Il focolaio del bacillo sarebbe scoppiato all’interno di un pozzo, usato anche per l’approvvigionamento idrico della struttura. Gli uffici hanno così contattato una ditta specializzata nelle attività di sanificazione delle reti idriche, al fine di porre fine ad un disagio che ha provocato il trasferimento di alcuni uffici comunali in altra sede

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