Sunia e Cgil “Subito il confronto sui piani integrati”

Riqualificazione periferie, dal Pnrr oltre 500 milioni alle tre città metropolitane siciliane

  • Stanziato oltre mezzo miliardo per le periferie di Palermo, Catania e Messina
  • Entro 120 giorni da pubblicazione, amministrazioni dovranno presentare piano
  • I sindacati “Non si deve perdere tempo, indispensabile aprire i tavoli”

Oltre 500 milioni di euro del Pnrr sono stati assegnati alle tre città metropolitane siciliane, che presentano il più alto indice di vulnerabilità dopo Napoli, per interventi di riqualificazione urbana delle periferie e delle zone più degradate.

Pubblicato il decreto attuativo

È stato infatti pubblicato il decreto attuativo relativo, che chiarisce i contenuti e il cronoprogramma per la predisposizione, l’attuazione e il finanziamento dei piani urbani integrati. Lo rendono noto la Cgil e il Sunia siciliani.

Le somme stanziate

Nel dettaglio: Palermo ha avuto assegnati 196.177.292 euro, Catania 185.486.966, Messina 132.152.814 Messina.

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Entro 120 giorni dalla pubblicazione del decreto le amministrazioni dovranno presentare un piano integrato in cui prevedere gli interventi da realizzare, anche con la compartecipazione di soggetti privati.

I sindacati “Non si perda tempo, indispensabile aprire i tavoli”

“Adesso – dicono Alfio Mannino, segretario generale della Cgil Sicilia e Giusy Milazzo, segretaria generale del Sunia – non si deve perdere tempo è indispensabile aprire tavoli di confronto con i sindacati e i Comitati, con Le Università, con le Associazioni per individuare le aree e i quartieri su cui intervenire e per definire bisogni e interventi necessari”.

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“Piano dovrà delineare interventi in visione organica e coordinata”

Un piano che, per Cgil e Sunia, “dovrà delineare interventi all’interno di una visione organica e coordinata: spazi sociali, educativi, presidi sanitari, aree a verde, accesso alle tecnologie avanzate, ristrutturazione edifici pubblici e privati e altro ancora, in aree, e in quartieri ben definiti in modo tale da ottimizzare gli interventi ed ottenere il risultato di una rigenerazione che non è solo urbanistica ma anche sociale. Queste risorse pensiamo siano indispensabili – osservano Mannino e Milazzo – per intervenire sul degrado e sulla marginalità di molti quartieri delle nostre città densamente popolati ma privi dei servizi e dei presidi sociali indispensabili”.

Per Cgil e Sunia “l’obiettivo potrà essere raggiunto se ci sarà la capacità e la volontà di coinvolgere gli attori sociali e sindacali a partire da quei quartieri in cui grazie all’iniziativa di comitati e associazioni degli abitanti è già in atto da tempo un lavoro di proposta e di azione proprio in tema di rigenerazione”.

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