Clima caldo all’interno della polizia penitenziaria che chiede maggiori sicurezze e garanzie all’interno delle carceri. Una rivendicazione in occasione delle celebrazioni del bicentenario della fondazione del corpo.  “L’Ugl Polizia penitenziaria non prenderà parte alle celebrazioni del bicentenario della fondazione del corpo, previste per domani alle 11 a Roma alle Terme di Caracalla”. annuncia il segretario nazionale dell’Ugl Polizia penitenziaria, Alessandro De Pasquale, sottolineando come “invece di festeggiare, lo Stato dovrebbe preoccuparsi di garantire la sicurezza e la salute nelle Carceri di tutta Italia attraverso politiche mirate ad arginare il sovraffollamento carcerario, visto anche il recente rapporto negativo stilato dal Comitato prevenzione tortura del Consiglio d’Europa, predisporre un piano di nuove assunzioni, individuare maggiori risorse per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da quasi dieci anni e condurre corrette relazioni sindacali”.

“Abbiamo scelto – spiega De Pasquale – di organizzare, a partire da oggi, cinque giorni di sit-in davanti al carcere Ucciardone di Palermo, una delle più vecchie e fatiscenti strutture penitenziarie d’Italia, dove gli agenti sono alle prese quotidianamente con una lunga serie di problematiche. I recenti suicidi tra i nostri colleghi e le continue aggressioni devono diventare una delle priorità nell’agenda del Governo e dell’Amministrazione penitenziaria”. Anche Sappe, Sinappe, Osapp, Uilpa, Cnpp, Cisl-Fns, Uspp e Fp – Cgil non parteciperanno ai festeggiamenti. A darne notizia sono le organizzazioni sindacali attraverso i segretari Calogero Navarra, Nicolò Lauricella, Rosario Di Prima, Gioacchino Veneziano, Letterio Italiano, Domenico Ballotta, Francesco D’Antoni e Paolo Anzaldi .

“Tutte le sigle – commentano Armando Algozzino e Gioacchino Veneziano, rispettivamente segretario nazionale e regionale della Uilpa Polizia Penitenziaria – hanno assunto una posizione netta in merito alle ultime vicende e anche la decisione di non prendere parte ai festeggiamenti esprime coesione, in Sicilia come nel resto d’Italia”.

Fa eco alle proteste anche Confintesa: “Ci uniremo alla protesta del sindacato della polizia penitenziaria USPP che manifesterà domani a Roma per difendere il diritto delle donne ad avere le pari opportunità lavorative. Per noi di Confintesa è un comportamento discriminatorio quello che vede l’esclusione delle donne dall’interpello straordinario”. Così dichiara il Segretario di Confintesa Palermo, Domenico Amato, relativamente e all’esclusione delle donne dall’interpello straordinario.

“Chi ha escluso le donne adduce come motivazione un errore, ma anche precedentemente si erano escluse le donne ed in quel caso la giustificazione era carenza di personale femminile. È nostro parere che ci sia in atto una discriminazione del personale femminile con l’aggravante della recidività da parte del Ministero” dice il segretario Nazionale aggiunto USSP, Francesco D’Antoni, che non crede alle motivazioni del Ministero.