Sono scattati i restringimenti nella zona del Ponte Corleone e si registra il caos non solo in viale Regione Siciliana, ma anche nella zona della stazione e del centro.

Un restringimento deciso dall’amministrazione comunale dopo la relazione dei vigili del fuoco nella quale si evidenziavano rischi per l’infrastruttura nevralgica per la città.

Relazione dei vigili del fuoco che è stata inviata anche in Procura.

Le cinque pagine stilate dai vigili del fuoco parlerebbero chiaro: il ponte è in pericolo ma la sua chiusura sarebbe un disastro per la viabilità di Palermo. Il ponte ha già subito la chiusura delle carreggiate laterali che comporterà disagi e lunghe code. Per questo il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando, ora avverte: “Diventa fondamentale osservare attentamente anche la situazione del Ponte Oreto, che sarà obtorto collo super stressato dal traffico supplementare che vi si riverserà”.

Con i restringimenti, come era prevedibile, si sono formate lunghe code in tutti e due sensi di marcia lungo viale Regione siciliana e il traffico è impazzito anche in centro.

Il ponte doveva essere raddoppiato

Da anni esiste una gara per l’affidamento dell’incarico di progettazione e direzione lavori per il raddoppio del ponte. La gara era stata affidata al raggruppamento temporaneo di professionisti composto da Technital Spa di Verona (mandataria) Rgm srl di Palermo (legale rappresentante l’ingegner Cassata, mandante) e Rpa srl di Perugia (mandante).

La relazione della Municipale

Una relazione del Comando della polizia municipale parla della presenza di diverse criticità sul ponte dop un sopralluogo eseguito anche con l’ausilio di droni. Per questo il sindaco Orlando ha firmato una ordinanza che entrerà in vigore non appena ci sarà la segnaletica installata, con quale si fissano le nuove regole di transito. Il passaggio sarà consentito solo nelle corsie centrali e al massimo 30 km orari. Secondo la relazione della Municipale, in direzione Catania, sull’estradosso si nota una fessurazione trasversale che si estende sull’intera carreggiata. E poi emerge “il distacco del copriferro, con avanzato stato di ossidazione delle armature e delle staffe sul primo arco”. Il distacco del copriferro è documentato anche su alcuni dei pilastri. Inoltre si nota il cattivo convogliamento “delle acque meteoriche dall’impalcato stradale che scarica direttamente sul pilastro”. Nella corsia opposta ammaloramenti e infiltrazioni di acqua.

I suggerimenti dei vigili del fuoco

Ora i tecnici dei vigili del fuoco suggeriscono approfondimenti tecnici ma anche un controllo accurato dello stato di tutti i giunti e la realizzazione di un idoneo sistema di regimentazione delle acque meteoriche. Suggerita anche una indagine tecnica per escludere la presenza di acqua nelle sezioni cave degli archi parabolici.

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