“C’è il progetto esecutivo, per il raddoppio del ponte Corleone servirà trovare circa 20 milioni di euro“. Questo è quanto ha dichiarato il deputato regionale del M5S Adriano Varrica, intervenuto sulla questione relativa al viadotto sul fiume Oreto durante la trasmissione “Sicilia“, approfondimento giornalistico andato in onda su Video Regione. Contesto nel quale si è parlato delle grandi opere incompiute presenti all’interno del capoluogo siciliano.
Varrica sul raddoppio: “C’è bisogno di 20 milioni”
Una vicenda, quella della realizzazione delle bretelle laterali del ponte Corleone, che parte da molto lontano, come riferisce lo stesso Varrica. “Si discute di costruire le bretelle laterali del ponte Corleone già da diversi decenni. Questo progetto, inizialmente, era finanziato con risorse ex AgenSud, risalenti a metà degli anni 90. Circa 40 milioni di euro destinati al progetto del raddoppio del viadotto di viale Regione Siciliana e allo svincolo Perpignano. Gli interventi per il raddoppio sul ponte Corleone si bloccarono 2008, con la rescissione contrattuale da parte del Comune di Palermo rispetto ai lavori, allora già iniziati. Ciò a causa dei problemi che investirono la ditta che si stava occupando degli interventi”.
Di quei lavori rimane soltanto qualche “traccia”, come gli scheletri dei piloni edificati ai due estremi della valle sul fiume Oreto. Opere di cui si è tornati a parlare circa quattro anni fa, con la lente d’ingrandimento che si posò sullo stato del ponte Corleone e sulla necessità di effettuare dei lavori di manutenzione. “Nel 2018 iniziai un’attività di verifica dei fondi residui. A seguito di approfondimenti, una nota del Ministero rispose alle mie domande, dicendoci che di quelle risorse ex AgenSud non era rimasto più nulla. Mi sono occupato di far riprogrammare le risorse presenti all’interno dei capitolo di spesa del cosiddetto Patto per Palermo, al fine di sbloccare la progettazione. Oggi abbiamo un progetto esecutivo ultimato e aggiornato. Per ripartire con i lavori bisognerà trovare le risorse per i lavori. Ci aggiriamo intorno ai 20 milioni di euro“.
I lavori di manutenzione sul ponte Corleone
Intanto, sul ponte Corleone, sono partiti gli interventi di manutenzione sulla carreggiata in direzione Catania. Interventi che dureranno dodici mesi e che hanno consentito di porre fine ad una serie di limitazioni che hanno riguardato le carreggiate esistenti, come ricordato dal capogruppo del M5S Antonino Randazzo. “Tutto parte da alcune verifiche fatte negli anni precedenti, che avevano riscontrato alcune anomalie sul ponte che hanno richiesto pesanti restrizioni alla viabilità. Negli ultimi anni, questi limiti creavano problemi non solo ai mezzi in transito sul ponte, ma anche alle strade e ai quartieri limitrofi”.
Fra queste le più rilevanti riguardarono il limite di velocità, abbassato in alcuni frangenti a 30 km/h, e la riduzione della sede stradale, in alcuni frangenti limitata ad una sola corsia. Criticità rimosse dopo la relazione della Icaro Progetti, ditta incaricata di valutare lo stato del ponte e che ha concesso un certificato di transibilità per i successivi cinque anni. Documento concesso a patto che si eseguissero i lavori di manutenzione, partiti proprio di recente.
“Abbiamo lavorato in sinergia con Anas, al fine che gli interventi siano il meno invasivi possibili. Le opere sono partite in questi giorni e termineranno fra un anno, ad ottobre 2023”. Lavori che sono iniziati sulla carreggiata in direzione Catania, ma che in futuro dovranno interessare anche quella in direzione Trapani. “Occore individuare le somme per potenziare anche l’altra carreggiata, sulla quale c’è già il progetto sempre tramite l’accordo quadro con Anas“.
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