Sono iniziate le operazioni di verifica delle condizioni strutturali del ponte Corleone, a Palermo. L’importante arteria di viale Regione Siciliana è al centro delle polemiche a causa delle disastrose condizioni in cui versa da anni. Una situazione che ha portato alla redazione di un’ordinanza sindacale che ha limitato a 30 km/h la velocità di percorrenza della struttura. Cosa che ha provocato l’elevazione di una pioggia di multe a camionisti ed automobilisti.

Per conoscere l’esito dei controlli effettuati dalla ditta incaricata, serviranno circa quaranticinque giorni. Gli scenari possibili sono vari ed attualmente incerti. Ma a proposito di certezze, una c’è: la necessità di interventi di manutenzione sugli elementi architettonici del viadotto, logorati dall’incuria e dall’inclemenza del tempo. Il peso degli anni si fa sentire: ogni qual volta un mezzo pesante passa sulla struttura, la terra trema sotto i piedi dei passanti.

Ponte Corleone, iniziano i saggi sulla struttura. Gli scenari possibili

Nella giornata di venerdì 19 novembre, sono così iniziate le operazioni di carotaggio sulle paratie esterne del ponte Corleone. I controlli si svolgeranno in varie fasi. In questo primo step, gli operai stanno eseguendo dei saggi utlizzando il metodo by bridge, ovvero servendosi di un ponteggio mobile. Successivamente, verranno effettuati dei prelievi nella parte inferiore della strada, con degli operai che si caleranno attraverso l’utilizzo delle funi. Infine, vi saranno dei controlli sulle fondamenta del ponte, dove attualmente sono al lavoro degli escavatori per liberare la zona dalle erbacce.

Prelievi di materiale che verranno analizzati da un professore dell’Università di Palermo. Il docente dovrà verificare la corrispondenza fra quanto stabilito dal sopralluogo dei vigili del fuoco e il reale stato della struttura. Dopo di che, si dovrà attendere un paio di mesi per conoscere la relazione. Insomma, solo nel 2022 si avrà un quadro chiaro dello stato del ponte Corleone.

Tre le opzioni possibili: la versione ottimistica, ovvero che il ponte Corleone stia meglio rispetto a quanto prospettato, permetterebbe la riapertura totale della carreggiata e l’eliminazione dei limiti attualmente imposti; la soluzione intermedia, ovvero che le verifiche comprovino quanto sottoscritto nel precedente sopralluogo. Ciò porterebbe al mantenimento dei limiti attuali. Infine, il quadro peggiore: qualora i tecnici riscontrassero condizioni strutturali peggiori di quelle ipotizzate, potrebbero essere necessarie ulteriori limitazioni o, addirittura, chiusure.

Ci sono già i primi inconvenienti

Durante l’inizio dei lavori però, sono già emersi alcuni imprevisti. Fra questi, la cascata d’acqua apparsa sulla parte inferiore del ponte Corleone. Una perdita d’acqua abbastanza evidente, manifestatasi proprio in questi giorni.

Ponte Corleone, saggi carotaggiUn infiltrazione d’acqua che, non solo ha reso fangoso il terreno sottostante, ma è andata ad intaccare le paratie laterali del vecchio progetto del raddoppio. L’umidità apparsa all’esterno rende evidente tale processo.  Secondo i primi accertamenti condotti dai tecnici dell’Amap, il guasto dipenderebbe da una perdita proveniente da un tubo di grosso calibro, presente nella parte inferiore del ponte Corleone. Sul posto sono già intervenute le squadre della Partecipata. Nei prossimi giorni, gli operai dell’azienda  dovranno condurre dei lavori per riparare il guasto. Elemento che, unito ai carotaggi condotti sul ponte, potrebbe portare anche a dei restringimenti di carreggiata.

Gelarda (Lega): “Saggi importanti, così come i ritardi dell’Amministrazione”

Situazione descritta anche dal capogruppo della Lega Igor Gelarda, presente durante la live condotta sul posto proprio nella giornata di venerdì. “I tecnici stanno facendo i saggi sulla stabilità del ponte. Siccome non ci sono soldi, il Comune di Palermo ha dato appalto ad una ditta per effettuare questi controlli. Siccome alcuni controlli verranno effettuati inferiormente, vi è un escavatore che sta lavorando nei pressi del letto del fiume. Servono quarantacinque giorni per completare i lavori, mentre per la relazione definitiva si dovrà aspettare un paio di mesi”.

Igor Gelarda al ponte Corleone

Nella foto, Igor Gelarda al ponte Corleone

Su quelli che possono essere gli esiti dei controlli, l’esponente del Carroccio non si sbilancia. Anche se sottolinea le responsabilità dell’Amministrazione Comunale. “Questo non lo possiamo dire. Sappiamo che i saggi sono importanti. Così come i ritardi che ha accumulato quest’Amministrazione sono enormi. E su questo dobbiamo informare i cittadini. Quel che è certo è che viale Regione Siciliana e il ponte Corleone sono strategici per il capoluogo siciliano. Quindi ci vuole la manutenzione, per garantire la sicurezza dei cittadini”. Sulla possibilità che i controlli sulla struttura di viale Regione Siciliana possano rallentare il lavoro del commissario Matteo Castiglioni, Igor Gelarda è abbastanza ottimista. “Credo che i controlli aiuteranno il commissario, perchè credo che tutti usufruiranno dei lavori di questi saggi”.

Le attuali limitazioni sul ponte Corleone

L’ordinanza sindacale, sottoscritta dal primo cittadino Leoluca Orlando il 16 febbraio scorso, prevede una serie di limitazioni alla viabilità. Fra queste, l’inibizione al transito ai veicoli con massa superiore a 27 tonnellate. Elemento che, insieme alle criticità connesse al ponte Oreto, costringe gli autisti di camion dalla grossa stazza a deviare su via Messina Marine.

Confermato anche il limite di velocità, che rimane così fissato sui 30 km/h. Sul rispetto di tale soglia, sono previsti controlli capillari da parte della polizia municipale. Oltre ai restringimenti di carreggiata, sulla quale è stata dipinta una striscia gialla a delimitarne il tratto percorribile, è prevista la chiusura al traffico pedonale su entrambi i marciapiedi. Ciò sino al ripristino delle barriere di protezione.

 

Articoli correlati