• A Porta a porta il terremoto siciliano dei dati falsati
  • De Luca e Zaia difendono il collega Musumeci
  • I due governatori ricordano che Musumeci aveva chiesto la zona rossa per la regione

Il caso dello scandalo siciliano dei presunti dati falsati dell’emergenza Covid arriva negli studi romani di Bruno Vespa. Sono i due governatori Vincenzo De Luca e Luca Zaia, rispettivamente presidenti delle regioni Veneto e Campania a commentare il terremoto nella sanità siciliana. I due presidenti regionali non se la sentono di attaccare il collega Musumeci, anzi, ricordano come, in tempi non sospetti, abbia richiesto persino l’istituzione della zona rossa per la Sicilia. “Attendiamo la magistratura”, dicono in coro Zaia e De Luca in collegamento con lo studio di Porta a Porta.

De Luca, “Attendiamo il processo”

“Evitiamo di fare già il processo prima che si sia concluso perché, come sempre in Italia capita, prima di una sentenza di un magistrato giudicante, il processo sembra già concluso”. Così risponde il governatore della Campania al giornalista Bruno Vespa che lo incalza sul caso siciliano. De Luca prende anche le difese di Nello Musumeci e non usa mezzi termini. “Musumeci è un collega e presidente di grande rigore, di grande serietà e di grande correttezza. E peraltro si è battuto sempre su una linea di rigore, si è battuto per avere l’istituzione rossa a tutela dei cittadini e degli operatori”.

De Luca si affida al lavoro dei magistrati

Secondo il vulcanico governatore campano serve prudenza. “Il  problema è complesso, a volte solo per capire se il decesso è causato dal Covid o altre patologie le ASL hanno dei ritardi nella registrazione, quindi si possono determinare anomalie”. De Luca si affida al lavoro dei magistrati. “Attendiamo che la magistratura faccia luce su quanto successo”.

Zaia, storia assurda

Cauto anche il governatore Veneto Zaia, che descrive il sistema della sua regione come una macchina perfetta. “Noi siamo fiscalissimi e abbiamo un sistema informatico che non lasciano spazio a errori. Tutti caricano i dati ed è impossibile che ci sia una regia che va taroccare i dati. Lo si vede dal numero di tamponi, dal numero di positivi al giorno, dalla incidenza, si vede comunque che questi dati poi si trascinano”. Zaia comunque non si tira indietro a fugare ogni dubbio sull’operato di Musumeci. “Devo dire anch’io, da quel che mi ricordo, circa un mese fa ha chiesto di poter mantenere la zona rossa per cui trovo assurda questa storia”.

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