Le scorte di viveri a bordo dell’ Aquarius termineranno “stanotte”, non ci sono al momento problemi per quanto riguarda l’acqua, visto che la nave ha un potabilizzatore a bordo e non è stata al momento chiesta alcuna evacuazione medica.

A descrivere la situazione sull’imbarcazione da due giorni ostaggio di un braccio di ferro tra Italia e Malta è Marco Bertotto, responsabile advocasy di Msf. “A bordo non c’è ancora una situazione insostenibile, ma siamo in condizioni di sovraffollamento. Inoltre buona parte del ponte, dove si trovano la maggior parte dei migranti, non è coperta e dunque decine di persone sono esposte al sole e al caldo”.

Quanto ai viveri, le scorte “finiranno entro stanotte”. E dopo? “In altre occasioni in cui ci siamo trovati in questa situazione – dice Bertotto – sono state la Marina Militare e la Guardia Costiera a rifornirci. Vediamo cosa accade stavolta”.

“Attendiamo indicazioni dalle autorità che al momento non ci hanno ancora detto nulla – conclude -. L’unica cosa importante è che finisca questo braccio di ferro che si sta consumando sulla pelle di 629 persone”.

Agli appelli risponde indirettamente Natasha Bertaud, portavoce della Commissione Ue per la Migrazione “Siamo in contatto con le autorità italiane e maltesi. Quello che la Commissione Ue può continuare a fare” nel caso della nave Aquarius carica di migranti “è investire tutto il suo peso diplomatico per trovare una soluzione veloce alla questione”.

Attaccano la scelta italiana anche altri organizzazioni umanitarie internazionali “I bambini e gli adolescenti e le persone più vulnerabili che sono a bordo della nave Aquarius di SOS Méditerranée non possono rimanere vittime di una disputa tra stati  – dice Valerio Neri, direttore Generale di Save the Children Italia, commentando la situazione della nave Aquarius ferma al largo delle coste italiane, a bordo della quale ci sono 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinta – le condizioni di sofferenza, privazioni e paura che hanno certamente vissuto in Libia e durante nel viaggio non possono essere ingiustamente prolungate. È necessario e urgente garantire loro un approdo sicuro senza ulteriori indugi. Le dispute tra stati vanno risolte in sede diplomatica senza prendere in ostaggio donne e bambini”.

E un appello umanitario arriva anche dal portavoce della cancelliera tedesca “Facciamo un appello a tutte le parti affinché vengano incontro alle proprie responsabilità umanitarie”. Lo ha detto il portavoce Steffen Seibert, rispondendo ad una domanda sulla situazione della nave Aquarius.

E sul fronte diplomatiocio, intanto, qualcosa potrebbe muoversi “Italia e Malta sono due stati confinanti dell’Europa e devono lavorare insieme sui flussi migratori e non fare polemiche tra di loro. Siamo Paesi uniti e continuiamo ad essere uniti. Questo è un impegno non soltanto della politica, ma anche di tutti i cittadini maltesi e italiani” ha detto a Catania il presidente della Repubblica di Malta, Marie-Louise Coleiro Preca.

Ma mentre ancora è bloccata la vicenda di nave Acquarius, altri migranti sono stati salvati a largo della Libia. Si tratta di circa 800 persone che, secondo quanto si apprende, sono state recuperate da imbarcazioni italiane e internazionali. Le operazioni di soccorso si sono concluse in piena notte. Non appena la situazione si sbloccherà saranno i porti siciliani i più vicini e dunque quellic he dovranno, probabilmente, accogliere questa mole di gente