Da eroi durante la pandemia al rischio di un licenziamento entro aprile: questa è il rischio che stanno correndo i 56 precari covid che hanno operato in qualità di OSS (Operatori Socio-Sanitari) all’interno della struttura sanitaria Villa Sofia – Cervello di Palermo. Mansioni portate avanti in questi difficili anni di emergenza sanitaria e che oggi rischiano di non essere più richieste. Lavoratori assunti con contratti di tipo co.co.co. e ai quali è stato comunicata la mancata proroga dei loro incarichi. Tanto da spingere una delegazione di operatori socio-sanitari a manifestare questo pomeriggio sotto la sede dell’assessorato alla Sanità di piazza Ottavio Ziino.

La rabbia dei lavoratori Oss

Protesta lavoratori precari covid OSS, piazza Ottavio Ziino, Palermo

Un sit-in che segue a quello intrapreso ieri presso la sede dell’azienda sanitaria di viale Strasburgo. L’incontro che ne è scaturito però è terminato senza soluzioni precise. Fatto che ha lasciato nella delusione e nello sconforto i lavoratori, che hanno così deciso di continuare la protesta. “Ci siamo spesi durante la pandemia per la sanità e per l’intera comunità – dichiara Tania Lelio, precario Oss all’ospedale Villa Sofia -. Volevamo solo lavorare. Eppure due giorni fà ci è arrivata la brutta notizia del licenziamento. Non ci ha ucciso il covid ma ci stanno uccidendo loro. Sono stata sempre al lavoro. Ho sempre rispettato i miei obblighi e questo è il ringraziamento”.

A sostenerli in piazza anche qualche infermiere della struttura ospedaliera. Come Dorotea Costantini, che ha deciso di manifestare per sostenere le motivazioni dei colleghi precari. “Sono stati i primi ed hanno stipulato questo tipo di contratto (co.co.co. n.d.r.). E ora sono cacciati fuori pur avendo i requisiti per essere stabilizzati. Sono stati con noi per la pandemia. Ma, anzichè premiarli, li stanno buttando fuori a calci. Invece colleghi entrati dopo di loro, con altra tipologia di contratto, hanno diritto di essere stabilizzati. E’ assurdo”.

I sindacati: “Lunedì nuovo incontro con manager Villa Sofia”

Un sit-in che segue a quello intrapreso ieri presso la sede dell’azienda sanitaria di viale Strasburgo. L’incontro che ne è scaturito però è terminato in un nulla di fatto, con la questione rimasta in sospeso fino a questo pomeriggio, quando una delegazione di organizzazioni sindacali ha incontrato l’assessore regionale alla Sanità Giovanna Volo. Confronto iniziato intorno alle 15.30 e durato circa un’ora nel quale l’esponente della Giunta Schifani ha promesso un ulteriore vertice alla presenza del manager dell’ospedale Villa Sofia Walter Messina.

“Ci siamo confrontati ieri con il manager, ma non è stato possibile trovare una soluzione – ha dichiarato Giuseppe Forte, commissario Fials -. Mancano dei finanziamenti, promessi all’azienda sanitaria di Villa Sofia ma non sono mai arrivati. Pertanto, l’assessore Volo si è impegnata per convocare il manager nella giornata di lunedì, per capire quali sono le ragioni di questa situazione e trovare eventuali soluzioni“.

“Le soluzioni sono da trovare all’Ars – commenta Fabrizio Bilello, sindacalista della Nursind -. L’Assemblea Regionale Siciliana si deve fare carico di questi lavoratori, che hanno eseguito le proprie mansioni in un periodo difficile, come quello della pandemia. Hanno avuto una promessa di una stabilizzazione, di un futuro. Prospettiva oggi disattesa e, per giunta, senza nessuna motivazione“. Tutto rinviato a lunedì quindi, con il futuro dei lavoratori che rimane così appeso ad un filo.

 

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