Un flop annunciato ma nessuno stop nonostante le mille richieste dalla stessa base del Pd e dal fronte riformista che vorrebbe un allargamento della coalizione. Si va avanti, sia pure fra le polemiche, per le presidenziali siciliane ovvero le primarie del fronte progressista

Solo 42mila iscritti, tempo scaduto

Sono 42.205 le persone (il termine è scaduto alle 23,59 di ieri) che si sono registrate nella piattaforma per votare alle primarie il candidato o la candidata alla presidenza della Regione siciliana del campo progressista: si potrà votare domani dalle 8 alle 22 on line e nei gazebo allestiti in alcune città. I candidati sono Caterina Chinnici del Pd, Barbara Floridia del M5s e Claudio Fava dei Centopassi.

Un voto fra le polemiche

Mentre dal fronte riformista sia Azione che Italia Viva chiedono di annullare la consultazione, dall’interno della coalizione, e in particolare del Pd, il dissenso monta.

Saeli “ascoltate la vostra base”

Nel marasma che sta coinvolgendo il Pd siciliano con le sue primarie in bilico i dissidenti trovano “sostegno” esterno. E’ il caso del partito +Europa che considera “ragionevoli” i firmatari del documento con cui si vogliono sospendere le primarie per le presidenziali in vista delle prossime elezioni regionali del prossimo autunno. A incidere è l’attuale crisi di governo nazionale con i grillini ad aver staccato la spina al governo che invece continua ad essere sostenuto dal Partito Democratico. Da Roma alla Sicilia la questione politica è legata a doppio filo.

La base in rivolta

E in una intervista rilasciata ieri a BlogSicilia il gruppo di dirigenti ‘dissidenti’ del Pd ai quali si riferisce Saeli, si manifesta con maggiore chiarezza dopo la lettera contro la segreteria. Non chiamateci ribelli anti primarie, non siamo ribelli e nemmeno anti primarie“. A dirlo in un’intervista rilasciata a BlogSicilia è Federica Giorgio, componente dell’Assemblea Nazionale del Pd e segretaria di Circolo a Caltanissetta, tra i primi firmatari di un documento nel quale viene fuori l’aria di grande malcontento che si respira in questi giorni all’interno del Partito Democratico che si avvia a scegliere, assieme al Movimento 5 Stelle e a Cento Passi, il candidato alla presidenza della Regione.