Cure gratis per chi non può permetterselo. E’ stata presentata, nella Sala Stampa di Palazzo Palagonia alla Gancia, la prima iniziativa in Italia ed Europa che garantirà l’accesso gratuito e permanente all’insulina per le persone con diabete in condizioni di grave povertà sanitaria. Il Progetto “Vulnerabili”, frutto della collaborazione tra Novo Nordisk e la Fondazione Banco Farmaceutico ETS, coinvolge nove associazioni socioassistenziali su tutto il territorio nazionale e due realtà di Palermo in prima linea: il Centro Astalli e il Centro di Accoglienza Padre Nostro.

Il progetto era stato anticipato da BlogSicilia durante una puntata di Talk Sicilia, ospite il vice presidente della Camera Giorgio Mulè. Si tratta di un accordo che risponde a una delle emergenze più drammatiche e spesso invisibili del nostro sistema sanitario: l’impossibilità, per migliaia di persone, di accedere a terapie salvavita pur avendone diritto. Solo nel 2024, secondo l’Osservatorio sulla Povertà Sanitaria, 463.176 persone hanno dovuto chiedere aiuto per ricevere gratuitamente farmaci essenziali. Una cifra in crescita dell’8,4% rispetto all’anno precedente.

L’impegno di aziende e istituzioni per i pazienti invisibili

Curare e prendersi cura: questo è il valore che ci ha portato oggi a Palermo,” ha spiegato Marco Salvini, External Affairs Senior Director di Novo Nordisk Italia. “Il Progetto Vulnerabili è il primo progetto al mondo che si prende cura di quella popolazione definita vulnerabile, invisibile, che pur avendo diritto al Servizio Sanitario Nazionale per varie ragioni non riesce ad accedervi. Siamo qui per risolvere questo problema.”

L’iniziativa prevede che Novo Nordisk fornisca gratuitamente insulina e dispositivi iniettivi, mentre Banco Farmaceutico si occuperà della logistica e del trasporto, senza alcun costo per le strutture coinvolte. Il modello è stato lanciato ufficialmente a Roma lo scorso 25 giugno alla presenza del Ministro della Salute Orazio Schillaci e si inserisce nel programma globale “Defeat Diabetes“, finalizzato a migliorare l’accesso alle cure nei Paesi a medio e basso reddito.

La scelta di Palermo e il coinvolgimento del territorio

Il Progetto Vulnerabili parte a Palermo,” ha sottolineato il Sindaco Roberto Lagalla, “questo significa un’attenzione da parte degli organizzatori e un impegno ai massimi livelli istituzionali. E’ la dimostrazione di una sensibilità particolare verso i temi dell’inclusione e della correzione delle differenze sociali anche in termini di accesso alle cure”.

Il Vicepresidente della Camera dei Deputati Giorgio Mulè, che ha fortemente sostenuto l’iniziativa, ha ricordato che questo intervento “va incontro alla popolazione siciliana e incontro a chi non è protetto”. Mulè ha spiegato che “i vulnerabili sono i soggetti che hanno la necessità di essere seguiti perché o rinunciano a curarsi o non hanno alcun accesso alle cure. Questo progetto garantirà cure per tutta la vita e tutte le province siciliane saranno dotate di questa assistenza.”

Due presidi di solidarietà al fianco dei più fragili

Tra le realtà operative, il Centro Astalli di Palermo, attivo dal 2003, rappresenta un presidio essenziale per i migranti e i senza dimora. L’ambulatorio medico del centro offre visite di base, orientamento sanitario, educazione alla prevenzione e distribuzione gratuita di farmaci. Grazie al Progetto Vulnerabili, il centro potrà ampliare la presa in carico dei pazienti diabetici che vivono ai margini, indipendentemente dalle possibilità economiche.

Il Centro di Accoglienza Padre Nostro, fondato nel 1991 dal Beato Giuseppe “Pino” Puglisi nel cuore del quartiere Brancaccio, ha recentemente inaugurato il Poliambulatorio di prossimità “Beato Giuseppe Puglisi e Monsignor Guido Sansavini”, realizzato in un immobile confiscato alla mafia. Qui saranno distribuiti insulina e dispositivi per la somministrazione, garantendo la continuità terapeutica anche a chi vive in condizioni di estrema povertà.

Un modello europeo di salute inclusiva

“Con questo progetto si realizza una rete solidale che mette insieme istituzioni, associazioni e aziende per non lasciare indietro nessuno,” ha spiegato Salvini. Il progetto prevede la fornitura di insulina sufficiente a coprire l’intero fabbisogno annuale delle associazioni coinvolte e la formazione del personale sanitario per il corretto utilizzo dei dispositivi. Il Banco Farmaceutico curerà la logistica e la consegna dei farmaci a tutte le strutture, senza alcun onere per le organizzazioni che li distribuiranno.

Le associazioni selezionate hanno tutte requisiti rigorosi: personale medico e infermieristico, frigoriferi medicali certificati per la conservazione dei farmaci e la capacità di monitorare la presa in carico dei pazienti nel lungo periodo. Un modello che si propone di diventare riferimento per altri Paesi europei.

Un contesto di crescente bisogno

La presentazione del progetto arriva in un momento in cui la povertà sanitaria è un fenomeno sempre più diffuso. I dati parlano chiaro: tra le persone che hanno richiesto aiuto nel 2024, il 54% sono uomini, il 58% adulti tra i 18 e i 64 anni, ma resta significativa anche la quota di minori (22%) e anziani (19%). Il disagio riguarda sia i cittadini italiani sia stranieri, con una ripartizione quasi uguale.

Nonostante la gratuità delle cure nel Servizio Sanitario Nazionale, in molti casi i pazienti cronici si trovano nell’impossibilità di ottenere farmaci fondamentali. Per le persone con diabete, l’accesso continuativo all’insulina è una questione di vita. “La misura della nostra civiltà si coglie anche dalla capacità di prenderci cura di chi è più vulnerabile,” ha ricordato Salvini, ribadendo l’impegno di Novo Nordisk a promuovere un modello di salute sostenibile e inclusivo.

Oltre Palermo: una rete nazionale di solidarietà

Nel corso del 2025, il Progetto Vulnerabili fornirà insulina a nove associazioni in tutta Italia: dalla Fondazione Fratelli di San Francesco e Opera San Francesco per i Poveri di Milano, alla Comunità di Sant’Egidio di Roma, fino a Camminare insieme di Torino e Cesaim di Verona. Una rete che unisce Nord e Sud, con l’obiettivo di costruire un presidio permanente per chi non ha voce.

Un impegno che si integra con la Legge 130/2023 promossa da Mulè, che ha istituito lo screening pediatrico per il diabete di tipo 1 e la celiachia, e con la strategia globale di Novo Nordisk per favorire l’innovazione terapeutica e ridurre le disuguaglianze di accesso alle cure.

Un futuro più giusto e inclusivo

La conferenza di Palermo è stata più di un lancio istituzionale: è stato un momento di confronto tra istituzioni, imprese e terzo settore su come costruire un futuro in cui la salute sia davvero un diritto universale. Come ha ricordato Mulè, “questo progetto diventa realtà e garantirà cure per tutta la vita a chi ne ha bisogno”.

Un messaggio che da Palermo si allarga a tutta l’Italia: nessuno deve più restare invisibile.