• Protesta dei lavoratori delle mense nelle carceri
  • Sit in di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil
  • La gara aggiudicata ma il servizio non riprende

Sit-in questa mattina dei lavoratori dipendenti della Cot Ristorazione in ogni provincia in cui è presente l’appalto relativo al servizio di mensa all’interno degli istituti penitenziari siciliani. La protesta anche a Palermo,  in piazza Cerulli, a cui hanno partecipato una ventina di lavoratori e i rappresentanti sindacali. La protesta nasce dopo la sospensione del servizio mensa lo scorso 25 settembre e a oggi non ripreso nonostante l’assegnazione a nuova azienda. I sindacati hanno chiesto un intervento al Prefetto e all’Amministrazione penitenziaria. A rischio ci sono una settantina di lavoratori in tutta l’Isola di cui una ventina solo a Palermo.

In Sicilia 70 lavoratori in un limbo

Davanti alla sede del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria provveditorato regionale della Sicilia è stato organizzato un sit-in. Circa 70 lavoratori che lavorano nelle carceri e che preparano i pasti per la polizia penitenziaria. Dopo la proroga del servizio, una azienda si è aggiudicata l’appalto ma ancora il servizio non riparte. “Siamo fermi per la burocrazia – dice Mimma Calabrò, segretario generale della Fisascat Cisl Palermo-Trapani –  c’è una situazione di stallo ma questa persone hanno bisogno di sapere quando torneranno a lavorare, chiediamo d’incontrare i vertici e definire la partita. Siamo pronti a sederci attorno “.

La preoccupazione dei sindacati che chiedono risposte

“Siamo preoccupati per i lavoratori che stanno subendo una sospensione del servizio a causa del cambio appalto scaduto a settembre e andato in proroga – aggiunge Manlio Mandalari, Filman Cgil Palermo  – I lavoratori subiscono una sospensione della retribuzione e chiediamo l’intervento del Provveditore al quale abbiamo chiesto un intervento urgente”.

Sindacati restano a vigilare

Adesso quindi ad aumentare la preoccupazione dei 70 lavoratori, oltre alla crisi della pandemia, si aggiunge il servizio del Ministero all’azienda che offriva il servizio mensa. “Abbiamo chiesto al Prefetto e alla Corte dei conti perché il servizio non riprende dopo l’aggiudicazione dell’appalto ma abbiamo registrato il silenzio da parte delle istituzioni – lamenta Rosario Marino, Uiltucs -. Abbiamo chiesto al dipartimento di polizia penitenziaria di essere ricevuti. Non deve sfuggire che la manifestazione di oggi riguarda la lenta burocrazia. Sembra manchi l’ok della Coprte dei conti per l’avvio del servizio. Noi resteremo a vigilare e protestare”.