Protestano a Palermo i lavoratori Almaviva Contact che rischiano di non aver più un lavoro dopo che la nuova compagnia ITA ha preso il posto della vecchia Alitalia e Almaviva ha perso la commessa relativa ai call center che passano ora a un’altra società che si è aggiudicata l’appalto al ribasso. L’appalto, denunciano i sindacati, non prevede la clausola sociale che darebbe la possibilità ai 620 lavoratori di passare alla nuova azienda. Da qui la vibrante protesta.

620 dipendenti a rischio

“Facciamo questo lavoro da 20 anni dice Eliana Puma – RSU Fistal-Cisl -. Oggi Alitalia diventa ITA, ma questa compagnia non esiste continuità di lavoro e pensa di liberarsi di 620 persone. Secondo il fornitore aggiudicatario noi dovremmo accettate l’elemosina come se fossimo neo assunti di terzo livello. Dovremmo iniziare da capo. Una vergogna e non è ammissibile che una società pubblica non accetti la clausola sociale smontando un intero settore. Non è accettabile e protestiamo fino a quando i nostri diritti non garantiti dalla legge non saranno rispettati”.

Bando di gara scellerato

Oggi è il sesto giorno di sciopero dei lavoratori. “Vogliamo capire perchè i lavoratori devono scontare l’applicazione del bando di gara scellerato che non tiene conto della clausola sociale – aggiunge Massimiliano Fiduccia RSU Almaviva – La discontinuità la pagano i lavoratori con l’abbassamento del costo del lavoro”. “Vogliamo salvare il posto di 570 lavoratori sol a Palermo che offrono il servizio di assistenza clienti per Alitalia, chiediamo la clausola sociale e che i posto di lavoro vengano salvati”, chiosa Emiliano Cammarata – segretario Slc Cgil.

Il Governo non ha fatto da arbitro alla gara

“Il 31 luglio è stata avviata la gara al massimo ribasso che non ha incluso la clausola sociale che prevede la riassunzione dei lavoratori già impegnati. Il governo nazionale non si prende carico dei lavoratori e si potranno assumere i lavoratori alle proprie condizioni”, aggiunge Piero Romano RSU Uilcom Uil in protesta a Palermo. “La vertenza apre una maglia incontenibile – chiediamo il rispetto delle leggi statali. La clausola sociale serve a mantenere i posti di lavoro e a mantenere la dignità dei lavoratori”. Conclude Tania D’Agostino segretaria Fistel-Cisl Sicilia.

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