Lo ammette senza troppi giri di parole anche Davide Faraone il plenipotenziario per la Sicilia dell’area renziana. Lo fa schermendosi un poco ma in fondo lo ammette. Una alleanza con Ncd in Sicilia in vista delle elezioni nei grandi comuni e soprattutto alla Regione è possibile. “Credo – dice faraone a chi glielo chiede espressamente – che ci sia una condizione che potrebbe essere costruita in prospettiva, ma mi interessano poco le alchimie o le alleanze, mi interessa capire se riusciamo a cambiare l’agenda di questa terra”.

L’occasione per porsi e porre la domanda è fornita da un convegno allo Steri di Palermo che per tutta la giornata di ieri ha visto allo stesso tavolo faraone come Alfano o Cascio. Nulla di strano, in fondo, essendo i primi due esponenti del medesimo governo nazionale. “Abbiamo un Governo nazionale costruito assieme all’Ncd, un partito che sta avendo un comportamento assolutamente responsabile – ammette Faraone -. Se siamo riusciti a mettere insieme le riforme lo dobbiamo anche a loro. E in più, devo dirlo, ci sono anche molti punti di congiunzione su temi e argomenti”.

Ma sulla chiarezza della posizione di Ncd è davvero difficile esprimersi. in vista dell’elezione del sindaco di palermo per la quale manca un anno e che potrebbe essere il primo banco di prova, non manca di far sentire la propria voce uno dei possibili candidati: Francesco Cascio. “Dobbiamo capire se stiamo a destra o a sinistra – ammette cascio sempre rispondendo a domande dirette – al momento abbiamo una posizione a Roma e una a Palermo anche se l’opposizione fatta alla regione nell’ultimo periodo si è molto attenuata”.

Cascio non ha mai fatto un mistero della sua voglia di candidarsi a sindaco anche se lo considera ancora prematuro. A BlogSicilia lo aveva confermato fra le righe appena una ventina di giorni faPer lui la scelta dell’alleanza sarebbe importante anche per comprendere su chi può contare e se deve fare il conto con altri candidati nel medesimo schieramento.  Una ipotesi che sembra crescere è quella di Saverio Romano di Ala.

In attesa che si definiscano alleanze e tempi per le elezioni (comunali, regionali e forse anche nazionali) il Ministro Alfano a Palermo torna ad attaccare ma con garbo, il governo Crocetta ripetendo un copione che adesso sembra quello dei renziani degli ultimi anni.”Non ritengo sufficiente l’azione fin qui svolta dal governo Crocetta – dice il ministro -“.

In fondo fanno così da tempo proprio gli uomini del Pd più vicino a Renzi, dentro il governo ma sempre pronti a criticare, attaccare, dettare regole, minacciare crisi “Abbiamo fatto valere tutto quello che c’era da far valer in termini politici – aggiunge Alfano -per riaffermare questo nostro giudizio. Di certo, se c’è da lavorare per la Sicilia- dice poi per ammorbidire la pillola –  io sono un ministro siciliano e lavoro a prescindere da chiunque governi perché il bene della nostra terra viene prima”.

Articoli correlati