“La pubblica amministrazione siciliana non riesce a dare risposte ai bisogni dei cittadini. Al contempo in questi anni le condizioni di lavoro dei dipendenti sono peggiorate”.

Lo sostiene la Fp Cgil Sicilia che chiede alla giunta regionale “l’apertura immediata di un confronto che punti alla riorganizzazione della macchina amministrativa”.

Scrivono in una nota Gaetano Agliozzo, segretario generale e Clara Crocè, componente della segreteria regionale: “Le politiche restrittive di questi anni hanno comportato la destrutturazione della macchina amministrativa, determinando la riduzione dei servizi ai cittadini. Mancano risorse per il funzionamento dell’attività ordinaria degli uffici, per la formazione, per la sicurezza e perfino per l’igiene. Il blocco della contrattazione collettiva di questi ultimi dieci anni- aggiungono- ha contribuito notevolmente ad accentuare i problemi organizzativi e a peggiorare le condizioni di lavoro, oltre a fare venire meno ogni motivazione che potesse fare sentire partecipi i lavoratori di un necessario processo di ammodernamento”.

Per la Fp Sicilia “il confronto dovrà condurre a un processo di rinnovamento e cambiamento organizzativo radicale con interventi di ristrutturazione dei processi e della struttura organizzativa partendo dalla ridefinizione di servizi e dalla riorganizzazione dei settori che possono essere determinanti in termini di reddito e occupazione”. La Fp richiama a quest’ultimo proposito i settori dei beni culturali, ambientali e il turismo. Segnala inoltre a situazione degli ispettorati del lavoro con poche risorse e personale.