Il sistema di pubblicità sui bus ed i tram di Palermo non funziona come dovrebbe. Eppure potrebbe determinare grossi introiti.
Come scrive il Giornale di Sicilia, le tabelle ufficiali parlano di una vendita a 25 mila euro per 30 giorni di una pubblicità integrale su un tram che è la più cara. Ma a seconda delle dimensioni i costi calano fino a 650 euro.
Su quanto fatto, la relazione del primo trimestre del 2016 fornisce numeri sconfortanti: dalla pubblicità sui mezzi si ricavano appena 45mila euro. Una cifra comunque considerevole se paragonata al risultato raggiunto dall’azienda di via Roccazzo nello stesso periodo dell’anno scorso: ovvero 13mila euro, praticamente briciole.
Insomma, gli inserzionisti comprano davvero poca pubblicità e quando accade ne nascono diverse contestazioni, perché la stessa verrebbe montata su un numero di mezzi inferiore rispetto a quanto pattuito.
Come scrive ancora il Giornale di Sicilia, Francesco Marrone, amministratore della società «Marcap Centro media» ha inviato una relazione al dirigente Sergio Pollicita, capo dell’ufficio del controllo sulle società partecipate.
Nella lettera si parla si “situazione insostenibile”. Marrone racconta di alcuni clienti che hanno chiesto di controllare il transito dei bus “col risultato di avere constatato una percentuale di bus con la loro pubblicità pari al 5 per cento dei bus controllati (uno ogni 20 mezzi) contro l’ attesa e giusta aliquita del 30 per cento sulla quantità da loro contrattualizzata (un impianto ogni 3 bus)”.
Secondo Marrone “l’entità del fenomeno è che c’ è il 50 per cento in meno di impianti montati rispetto a quelli contrattualizzati”.
Gianfranco Rossi, da pochi mesi direttore generale di Amat (e direttore di esercizio del tram) fa sapere: “Noi abbiamo dei contratti e li stiamo rispettando. In atto – conclude – non abbiamo contestazioni. Le ricostruzioni sono di parte e quindi non è detto che siano vere in ogni dettaglio. In ogni caso, se ci saranno situazioni dubbie saremo pronti a valutarle immediatamente e con la massima attenzione”.
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