Quanto costa all’ambiente vestirsi? Secondo un report delle Nazioni Unite l’industria della moda ha una grossa fetta di responsabilità nell’inquinamento globale. Le industrie tessili sono al secondo posto nella classifica tra le più inquinanti del mondo.
Nel 2017 il consumo mondiale di tessuti ha raggiunto circa 73 milioni di tonnellate, ma solo il 20% viene riciclato. Il resto finisce nelle discariche. Oggi compriamo il 400% di vestiti in più rispetto a 20 anni fa. Sono solo alcuni dei dati che verranno forniti lunedì 22 ottobre, alle 10, da CreZi. Plus (Cantieri Culturali della Zisa, via Paolo Gili).
Ne parlerà Matteo Wrad, amministratore delegato dell’omonimo marchio sostenibile famoso in tutto il mondo, insieme a Silvia Giovanardi e “Cittadellarte”. Il contesto è il workshop di chiusura del “Vestino 2018”, il festival degli artisti del tessile, nato con il progetto europeo Creative Wear, di cui il Consorzio Arca Palermo è partner, realizzato con il contributo finanziario dell’Unione Europea, che da giovedì anima Palermo.
“Crediamo in un’industria della moda che rispetti le persone, l’ambiente, la creatività e il profitto in eguale misura – dice Matteo Ward – insieme useremo il potere dell’industria della moda per catalizzare il cambiamento e ridare dignità alla catena di produzione”.
Il workshop è introdotto da Olga Pirazzi, responsabile ufficio moda di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto che segue il progetto B.E.S.T. Bio Ethical Sustainable Trend. Un’officina operativa che, dal 2009, si dedica allo sviluppo della sostenibilità nell’ambito del settore tessile e riunisce in un piattaforma decine di aziende produttrici di tessuti, filati e accessori ecosostenibili. “Vogliamo cambiare il modo di vedere i capi realizzati con materiale sostenibile – dice Olga Pirazzi, responsabile ufficio moda di Cittadellarte – Catalizziamo l’attenzione grazie al contributo di designer d’eccellenza e al dialogo con le aziende tessili del territorio nazionale”. L’ingresso è libero.
Commenta con Facebook