Palermo

Quarantena in mare per i migranti, la Regione trova la nave “Conte non ha più alibi”

“Una nave per la quarantena degli immigrati, capace di ospitare fino a 488 persone. L’abbiamo trovata: è la Motonave Azzurra della compagnia Gnv, dotata di protocollo sanitario per l’assistenza a bordo di casi di Covid-19 positivi, idonea quindi a garantire le condizioni sanitarie necessarie alla quarantena di sospetti contagi ed attrezzata anche per preparare i pasti giornalieri. Ecco la nostra soluzione, presidente Conte, non ci sono più alibi. Basta solo sottoscrivere il contratto. Ed è un compito del governo nazionale”.

Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

“Non c’è più motivo – prosegue il governatore – di scaricare sulle strutture della Sicilia il peso organizzativo di collocare centinaia di persone immigrate, pronte a sbarcare nei prossimi giorni sulle coste siciliane, vittime di spregiudicati venditori di carne umana. La Sicilia non vuole vivere col Coronavirus la stessa drammatica esperienza della Lombardia: la gente ha paura, i sindaci hanno civilmente lanciato l’allarme, come faccio io da tre giorni. Evitiamo altra tensione sociale. I migranti che rischiano di annegare vanno soccorsi e messi in quarantena. Ma lo si faccia su una nave in rada. E anche presto”.

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L’allarme era scattato quando è stato trovato, per la prima volta, un giovane immigrato positivo al Covid19. Si tratta di un ragazzo di 15 anni. La sua presenza, per effetto dei protocolli di isolamento, ha messo in difficoltà il sistema degli hot spot. E intanto l’arrivo di altri migranti ha creato una difficoltà di distribuzione fra strutture proprio per effetto dell’isolamento.

Oggi 32 sindaci hanno scritto al presidente del Consiglio perchè affronti l’emergenza prima che diventi grave e ieri lo stesso tipo di missiva era stata inviata dal governatore Nello Musumeci che il problema se lo era posto qualche settimana or sono.

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Nel frattempo si è assistito anche ad un nuovo naufragio con diverse vittime e ad altri arrivi e dunque diventa urgente predisporre tutto per l’accoglienza insicurezza e nel rispetto die protocolli sanitari

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