Sono 2,7 milioni gli italiani che, nel 2017, sono stati costretti a chiedere aiuto per mangiare attraverso le mense dei poveri o i pacchi alimentari.

E’ quanto emerge dal rapporto Coldiretti sulla povertà alimentare presentato nella giornata conclusiva del Villaggio della Coldiretti ai Giardini Reali di Torino.

Tra le categorie più deboli si contano, secondo Coldiretti, 455mila bambini sotto i 15 anni, quasi 200mila anziani sopra i 65 anni e circa 100mila senza fissa dimora.

Coldiretti e Campagna Amica lanciano dal Villaggio #stocoicontadini di Torino la ‘spesa sospesa’ a favore della Caritas. Si tratta della possibilità, presso i 150 banchi del mercato, di fare la spesa per i più bisognosi mutuando l’usanza campana del ‘caffè sospeso’.

“In un’occasione di incontro tra campagne e città come è il Villaggio Coldiretti non potevamo non pensare a chi in questo momento vive grandi sofferenze a causa della crisi economica – commenta il presidente Coldiretti, Roberto Moncalvo – E’ però necessario intervenire anche a livello strutturale per rompere questa spirale negativa aumentando il reddito disponibile di chi oggi vive sotto la soglia di povertà”.

Il dato peggiora se si considere chi, pur non ricorrendo alle mense per poveri o alla Caritas, ha un reddito reale che lo pone in situazione di rischio. Pur riuscendo a mettere in tavola i pasti non riesce a pagare l’affitto o le bollette per i servizi essenziali.

La situazione peggiore si registra in Sicilia dove il rischio povertà tocca ben il 42% della popolazione secondo uno studio dell’Alleanza contro la povertà. Questo altro dato fotografa una realtà drammatica nell’isola anche rispetto alle prospettiva future: un terzo dei giovani tra 15-24 anni (il 31,9%) non studia né lavora e una bimba nata in Sicilia nel 2016 ha una speranza di vita di due-tre anni in meno di una bambina nata altrove. Gli strumenti per contrastare questo fenomeno sociale ed economico di gravità assoluta ci sono ma non vengono utilizzati correttamente.

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