Una ragazza di 18 anni è stata investita da un’auto sulle strisce pedonali a Palermo. L’incidente all’incrocio tra via Galileo Galilei e via Giotto. Alla guida del veicolo un automobilista di 22 anni che si trovava al volante di una Toyota Rav 4. La giovane, sbalzata con violenza sull’asfalto, è stata soccorsa dai sanitari del 118 e portata al Civico dove i medici le hanno riscontrato una frattura al setto nasale e un’altra al pavimento orbitale.

L’indagine della polizia municipale

Dopo l’incidente sono intervenuti gli agenti dell’Infortunistica della polizia municipale che hanno identificato l’automobilista. Ad essere eseguiti gli accertamenti per ricostruire la dinamica e stabilire le responsabilità delle due parti. Dai rilievi sul punto d’impatto è emerso che la giovane, E. P. le sue iniziali, stava attraversando sulle strisce pedonali. L’incrocio in questione non è regolato da alcun semaforo.

Sabato scorso altro incidente

Risale a sabato pomeriggio l’incidente avvenuto all’incrocio tra via Zappalà e via Principe di Paternò sempre a Palermo, Si sono scontrate una Ford C-Max e una Fiat Idea. Due le persone rimaste ferite, fortunatamente nessuna di loro in gravi condizioni. Il giorno prima, invece, un uomo di 45 anni è morto dopo essere stato travolto mentre si aggirava a bordo di uno scooter per le strade di Sferracavallo.

L’episodio a Catania del giugno scorso

Nel giugno scorso a Catania Pietro Maurizio Nasca ha investito con l’auto la moglie, rimasta ferita, uccidendo l’amica che era con lei. In questo caso però la fatalità non c’entra nulla. “Ho visto che se ne andavano a piedi, insieme, e mi sono innervosito”, ma “volevo soltanto spaventarle” ha detto  Nasca al Gip. La Procura lo accusa di omicidio e tentativo di omicidio aggravati. “Lui – ha spiegato il suo legale, l’avvocato Fabio Presenti, dopo l’udienza – ce l’aveva con l’amica della moglie perché la riteneva ‘colpevole’ delle liti che aveva con la moglie. I tre pochi giorni prima sono andati insieme in una struttura medica specializzata dove l’uomo dal giugno dello scorso anno era in cura per una fragilità psicologica. Quando le due donne gli hanno detto che sarebbero andate via con un amico ha avuto un blackout mentale e le ha travolte. Poi ha fatto marcia indietro e quando si è reso conto di quello che aveva fatto ha chiamato la polizia”.

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