Liquidità in arrivo per le casse di Rap. Il Consiglio Comunale, con un voto lampo, ha dato il via libera alla delibera con la quale Sala Martorana ha ufficialmente riconosciuto circa 20 milioni di euro di extracosti sostenuti nel 2020 dall’azienda che si occupa della gestione della raccolta dei rifiuti. Più precisamente, la società Partecipata del Comune fu allora costretta a portare i rifiuti fuori dalla provincia di Palermo a causa dell’esaurimento degli spazi nella VI vasca di Bellolampo.

Extracosti di Bellolampo, una vicenda che parte da lontano

Un percorso, quello terminato oggi, che fu avviato nel 2021 dall’ex amministrazione Orlando, di concerto con la Curatela ex Amia e l’ex amministratore di Rap Girolamo Caruso. Quest’ultimo fu uno degli aderenti all’accordo, sottoscritto l’8 settembre 2022, contratto dall’amministrazione guidata oggi da Roberto Lagalla. In quell’occasione, la Giunta stanziò 40 milioni di euro per lo sviluppo tecnologico del polo impiantistico di Bellolampo, oltre a sbloccare un mini-piano assunzioni. All’interno del pacchetto di proposte della Giunta, c’era anche l’accantonamento, oggi sbloccato, di circa 20 milioni di euro per far fronte proprio agli extracosti sostenuti da Rap, oltre ad una sostanziale riduzione del debito, concordata con la Curatela Amia, da 54 a 9 milioni di euro. Risorse che saranno trovate da un capitolo di spesa costituito da circa 40 milioni di euro e presente all’interno del rendiconto 2022, votato a settembre in Consiglio Comunale.

Prudenza dai sindacati

Ossigeno puro per le disastrate casse di Rap, anche se il rappresentante della Fp Cgil Riccardo Acquado invita a stare con i piedi per terra. “Si tratta di soldi che la Rap doveva ricevere dal 2020 – dice Riccardo Acquado di Fp Cgil -. Nulla a che vedere con le perdite strutturali dell’anno in corso e con i problemi dovuti anche all’assenza dell’adeguamento Tari per il 2024, opportuno ad effettuare il rilancio della società in termini di assunzione di nuovo personale. Sono ben altre le manovre che il Comune deve compiere per mettere i conti Rap in sicurezza, non prima di sistemare il capitale sociale ridotto al lumicino: l’approvazione del bilancio consolidato 2022 , l’approvazione del piano industriale e le autorizzazioni del piano delle assunzioni. I 20 milioni sono soltanto quanto dovuto dalla transazione avvenuta con la curatela fallimentare di Amia e la vecchia amministrazione comunale”.