Troppe domande per il concorso per assumere 306 operatori ecologici. Così la Rap ha deciso di affidarsi agli esterni per scremare la platea dei richiedenti. La società di piazzetta Cairoli ha pubblicato una determina, datata 30 ottobre, con la quale ha avviato una procedura di gara per affidare il servizio di valutazione delle oltre 18.000 domande pervenute alla Commissione d’esame. Ma dalle opposizioni non ci stanno. Tuona il gruppo del M5S, il quale ha chiesto chiarimenti all’Amministrazione Comunale rispetto al fatto che “il socio unico non ha ancora autorizzato le nuove assunzioni“.

La Rap si affida agli esterni per l’analisi delle domande

Il bando, come è noto, era stato avviato il 29 dicembre 2022 dall’ex amministratore unico di Rap Girolamo Caruso, al fine di far fronte alle ben note carenze di personale dei ranghi della società Partecipata del Comune. Procedura che si è chiusa alla fine di febbraio, con la relativa nomina della Commissione d’esame interna da parte dell’azienda di piazzetta Cairoli. Circa 18.000 i cittadini che hanno presentato la domanda e la documentazione richiesta dal bando. Un numero enorme e che andrà smaltito in vista delle future fasi del concorsi. Bisognerà infatti scendere a circa 3000 profili, con alcune persone che saranno inserita una sorta di graduatoria di riserva, qualora qualcuno dei prescelti dovesse rinunciare.

Presentata interrogazione dalle opposizioni

Così, la Rap ha deciso di avviare un bando di gara cercando un’azienda con i requisiti richiesti all’interno della piattaforma MEPA. Rup dell’operazione è stato nominato il dirigente Massimo Collesano, con una spesa prevista di circa 65.000 euro. Una volta scelta la società e scremato l’attuale bacino dei richiedenti, si procederà ad una prova scritta con un test a risposta multipla composto da 50 domande. Da lì si potrà andare avanti nel concorso, fino alla graduatoria definitiva con i 306 vincitori finali. Una procedura di concorso che sta riscontrando, da mesi, le feroci critiche del mondo delle opposizioni. Duro in particolare il gruppo del M5S. Il capogruppo Antonino Randazzo ha presentato oggi un’interrogazione al Capo Area del Controllo Analogo Roberto Pulizzi e al vicesindaco Carolina Varchi. Ciò rispetto al fatto se i soggetti qui citati siano “a conoscenza di questa determina e se viene ritenuta opportuna, considerata la situazione economica della società Rap e considerato che il socio unico non ha ancora autorizzato le nuove assunzioni“.

Le critiche della CGIL

Perplessità alle quali si aggiungono quelle messe nero su bianco dal sindaco della CGIL che, per bocca del suo portavoce Riccardo Acquado, ha espresso “non poche perplessità sulla fattispecie, atteso che il Comune di Palermo non ha ancora adottato la necessaria autorizzazione ad assumere tali operatori; tanto, alla luce di non pochi dubbi ancora non risolti da parte del Comune, circa la indispensabile sostenibilità finanziaria. Né ci risulta sia stato ancora presentato quantomeno il piano industriale 2024_2026 afferente/comprendente, tra l’altro, ogni garanzia economica mirata ad escludere il rischio della mancata continuità aziendale”. Dubbi che estesi anche alla nomina di Massimo Collesano in qualità di Rup. Profilo sul quale, secondo quanto dichiara Acquado “la medesima Governance ha deciso di dare il “timone” della fattispecie ad un soggetto che non può stare in prima linea”.

Articoli correlati