Niente soldi all’interno del budget 2023 di Rap per l’assunzione dei 306 nuovi operatori ecologici. Nel documento economico redatto dall’azienda di piazzetta Cairoli, la voce relativa ad uno dei concorsi più corposi che la società Partecipata ha condotto negli ultimi anni è rimasta infatti vuota. Fatto che comporterà uno slittamento del potenziamento del personale presumiblmente a gennaio 2024. Una grana, visto i ranghi ristretti della società, a cui se ne potrebbe aggiungere un’altra, relativa alla causa che 40 dipendenti Reset hanno intrapreso nei confronti dell’azienda di piazzetta Cairoli. Contenzioso che, secondo quanto è emerso nell’ultimo CdA di Rap, potrebbe vedere la società sconfitta e, di conseguenza, costretta ad assumere tale personale in mobilità.

Soldi solo per autisti e dirigenti, zero per gli operatori ecologici

All’interno del budget di Rap, sono invece previsti circa 300.000 euro per l’ingresso dei 46 nuovi autisti, atteso per novembre, e circa 70.000 euro per i 2 nuovi dirigenti tecnici, il cui arrivo viene prospettato per settembre. Zero, invece, nella voce che riguarda l’assunzione dei 306 nuovi operatori ecologici. Tutto rinviato, quindi a gennaio 2024. Una decisione su cui arriva il commento piccato del capogruppo del M5S Antonino Randazzo. “La Rap ha previsto zero euro nel budget 2023 per le assunzioni dei 306 operatori ecologici. Ritardi che comporteranno inevitabilmente il prorogarsi di disservizi sullo spazzamento e sul potenziamento del porta a porta , a questi si aggiunge la causa dei dipendenti Reset che rendono ancora piu’ complesso questo concorso che dovrebbe ridare nuova linfa ai servizi di igiene e raccolta”.

La causa dei lavoratori Reset

Ma su Rap potrebbe piombare un’altra gatta da pelare. Secondo quanto emerso nella riunione del CdA del 24 giugno, il presidente Giuseppe Todaro ha informato il resto del Consiglio che la società potrebbe uscire perdente dal contenzioso avviato da 40 lavoratori Reset. Dipendenti che, di fronte ai concorsi indetti dalla società di piazzetta Cairoli, hanno chiesto che prima venisse effettuato il ricorso alle liste di mobilità. Fatto che, se confermato, vedrebbe Rap  “costretta ad affrontare i relativi oneri economici, ovviamente non previsti“. Un elemento che, in caso di sconfitta, dovrà essere rappresentato all’Ufficio del Controllo Analogo del Comune di Palermo, viste anche le stringenti regole che interessano il piano di riequilibrio, recentemente rimodulato da Palazzo delle Aquile.

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