Qualche sacrificio sulla tassa sui rifiuti i palermitani, alla fine, lo dovranno fare. Parla il presidente di Rap Giuseppe Todaro a proposito del futuro aziendale della società Partecipata di piazzetta Cairoli. Prospettiva nel quale, a tenere banco, sono principalmente tre punti: gli incrementi sul Pef Tari, i numeri deficitari della raccolta differenziata e lo stato della settima vasca di Bellolampo. Impianto dal quale dipendono i conferimenti del capoluogo siciliano e, da qualche settimana, dei 14 comuni della provincia autorizzati dalla Regione.

Todaro: “Aumento Pef Tari fra gli otto e i dieci milioni”

Intervenuto ai microfoni dei giornalisti, Giuseppe Todaro spiega lo stato dell’arte in merito alla definizione del Pef Tari. “Ci sono due momenti per calcolarlo – afferma Todaro -. Il primo riguarda il dato che esce da Arera. Elemento sul quale siamo poco autonomi. Dopodichè, siccome l’equilibrio complessivo del Comune e dei servizi che dobbiamo dare richiede cambiamenti, ci è stato data una cifra modificata dalla SRR”. Somma che l’azienda starebbe valutando e che dovrebbe definire a momenti, quasi sicuramente con una cresta rispetto allo scorso anno. “Stiamo sviluppando un costo sostenibile da portare al prossimo Consiglio d’Amministrazione di Rap. Rispetto al Pef Tari dello scorso anno, l’aumento dovrebbe essere fra gli otto e i dieci milioni“. In pratica, dai 103 milioni di euro dello scorso anno si dovrebbe passare ad una cifra compresa fra i 111 e 113 milioni di euro (senza IVA). Un corrispettivo inferiore rispetto a quanto prospettato a gennaio ma che comunque richiederà un aumento al Comune di Palermo.

Lo spazio residuo a Bellolampo

Altra patata bollente delle ultime ore è quella relativa alla disponibilità di spazi nell’impianto di Bellolampo. Al momento, secondo i dati forniti da Rap, ci sarebbero soltanto 50.000 metri cubi da poter utilizzare all’interno della prima tranche della settima vasca, con un’autonomia residua di circa un mese. Un dato preoccupante ma sul quale il presidente di Rap mostra un cauto ottimismo. “Contiamo che, prima della saturazione, si completi un nuovo pezzo della struttura“, dichiara Todaro, il quale poi punta il dito sui numeri deficitari della raccolta differenziata.

“Differenziata al 20% è vergogna per la città”

La raccolta differenziata al 20% è una vergogna di questa città – dichiara senza mezzi termini Giuseppe Todaro -. Da aprile partirà la raccolta differenziata in un’altra parte della città che coinvolgerà 200.000 cittadini. Speriamo che riusciremo ad aumentare la percentuale ad un livello degno per Palermo. Questo però è un fenomeno che porta a diminuire le performance anche in quelle zone coperte da raccolta differenziata”.

“Prima che finisca spazio pronto almeno un pezzo della seconda tranche”

Stante così le cose, si rischia quindi una saturazione dell’impianto di Bellolampo? Secondo quanto affermato da Giuseppe Todaro, questo pericolo non sussiste. “Ho avuto rassicurazione dalla Regione e dall’impresa. Riusciremo ad essere in linea con i tempi. Laddove non riuscissero a completare la seconda tranche della settima vasca, ne consegnerebbero almeno una porzione parziale”. Un pezzo del pezzo, comunque in grado di evitare l’emergenza. “Siamo convinti che per fine aprile arriverà l’intera fetta. Fatto che ci mette tranquillità, anche se relativa. Dobbiamo pensare al futuro. E differenziare deve diventare un mantra“.

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