Tutto pronto per la soluzione del rebus Commissioni parlamentari all’Ars. Ma dentro Forza Italia la bozza che circola irrompe come un fulmine accompagnato da un fragoroso tuono nel ben mezzo di una tempesta che sembrava allontanarsi.

La bozza delle nuove composizioni

Ieri doveva essere la giornata della chiusura del dilemma ma così non è stato. La decisione è stata rinviata alla prossima settimana perché mancano ancora i nomi nelle caselle che dovranno essere occupate dai deputati di Diventerà bellissima e Fratelli d’Italia, i più vicini al Presidente Musumeci. Ma a prescindere da queste caselle ancora vuote i nomi ci sono tutti e sono distribuiti nelle varie commissioni

L’ira degli ortodossi

Di fatta la struttura che viene ipotizzata conferma l’azzeramento degli incarichi di presidenza gli ortodossi di Forza Italia, o dissidenti se visti dalla parte dei lealisti del coordinatore Gianfranco Miccichè.

Saltano le presidenze

Saltano le presidenze di Riccardo Savona (bilancio), Margherita La Rocca Ruvolo (Sanità) e Stefano Pellegrino (Affari Istituzionali) e i tre deputati vengono piazzati in caselle che di fatto ne impediscono l’indicazione alla presidenza. Savona si ritrova in prima (Affari Istituzionali e in quinta ( Cultura e lavoro) commissione; La Rocca Ruvolo solo in terza (Attività Produttive) e Pellegrino solo in IV, Ambiente e territorio.

Le indicazioni per i lealisti

Le presidenza azzurre indicate sono solo due e si tratta di lealisti: Bernadette Grasso e Tommaso Calderone che viaggiano verso la presidenza della IV Commissione, Ambiente e della III, Attività Produttive mentre la Commissione bilancio potrebbe andare all’opposizione, al pentastellato Nuccio Di Paola

I tentativi di pace

Durante gli incontri per tentare la pace sul piatto, nelle scorse ore, era stata messa anche la rinuncia all’azzeramento delle Commissioni in virtù del fatto che mancano ormai sei mesi alla fine della legislatura. Quando mancano poche ore alla riunione romana del pomeriggio sulla situazione della coalizione in Sicilia in vista delle elezioni, questa bozza rimette tutto in discussione e torna a gettare benzina sul fuoco della polemica

Pd e 5 stelle insistono

Rinunciare all’azzeramento, per quanto sarebbe utile alla pace interna a Forza Italia, creerebbe, però, un vulnus non indifferente in aula. Le opposizioni Pd 5 stelle che avevano chiesto questo passaggio adesso sottolineano come tornare indietro non sia una strada praticabile.

I giallorosso all’Ars adesso chiedono le presidenze promesse e sottolineano come l’aula non possa essere ostaggio delle beghe politiche interne alla maggioranza e in particolare a Forza Italia.

Forza Italia sembra essersi infilata in un vicolo senza uscita

 

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