- Polemiche sui social ed in consiglio comunale dopo le riprese del video Red Bull a Palermo
- I palermitani ostaggio del traffico impazzito
- La multinazionale ha pagato 182 euro, una cifra che appare esigua
- Per il sindaco Orlando è una straordinaria occasione di visibilità per la città
Solo 182 euro per 160 metri quadrati di suolo pubblico. Tanto ha pagato la multinazionale Red Bull al Comune di Palermo per le riprese del video durate quattro giorni e che martedì hanno letteralmente paralizzato il traffico in città.
Il video dell’auto di Formula 1 che attraversa Palermo dal centro a Mondello (dove la borgata marinara è andata in tilt), sarà proiettato in mondovisione al Gran Premio di Monza.
La somma corrisposta appare assai esigua a fronte dei disagi dei palermitani, che sono rimasti incolonnati in auto per ore sotto il sole cocente. Polemiche sui social ma soprattutto tra i consiglieri comunali.
Orlando: “Visibilità per la città”
Consapevole delle critiche all’amministrazione comunale, che avrebbe dovuto predisporre un piano traffico quantomeno ‘funzionante’, Orlando si è scusato per i disagi, ma dalle sue dichiarazioni si percepisce, e non è la prima volta, che per il sindaco di Palermo il bicchiere è sempre mezzo pieno.
Per lui, quello spot avrà degli “effetti positivi” sul turismo e sulla visibilità della città a livello internazionale. “Saranno 300 milioni le persone che seguiranno il video della Red Bull, scusate se è poco”, dice
il sindaco nel corso di una conferenza stampa.
Orlando difende la scelta dell’amministrazione comunale, finita nel mirino dell’opposizione e di tanti palermitani convinti che la città non abbia guadagnato granché dalla presenza dell’auto di Formula 1.
“C’è chi utilizza piccoli problemi che ci sono, e io ne sono il responsabile – afferma Orlando – per creare alibi e distruggere la visione della città che stiamo costruendo. Stiamo parlando di un’iniziativa che, dopo 15 mesi di pandemia, abbiamo ritenuto giusto autorizzare. Dirò di più: alle prossime elezioni vincerà questa visione contro il ritorno alla ‘palude’ del passato”.
Italia Viva: “E’ solo un disastro”
“Mentre il sindaco Orlando fantastica di futuri effetti positivi e di ritorni di immagine della città noti solo a lui, i palermitani hanno vissuto un incubo rimanendo per ore bloccati in un traffico impazzito nel pieno di una giornata di caldo torrido. Il tutto a causa di uno spot che poteva e doveva essere girato in un giorno festivo e sicuramente non in un giorno lavorativo, con la circonvallazione ostaggio dei cantieri e quindi impraticabile. Quando i turisti torneranno a Palermo, la troveranno sporca e caotica e gli spot televisivi saranno solo un bel ricordo anche per i palermitani”.
Lo dice il capogruppo di Italia Viva al consiglio comunale di Palermo Dario Chinnici.
La Lega: “Orlando vive sulla Luna”
Come detto, martedì, con la chiusura del Foro Italico per le riprese, il traffico è letteralmente impazzito. Igor Gelarda, capogruppo della Lega a Palazzo delle Aquile nell’occasione ha affermato: “Oggi sulla nota app di Google per le indicazioni stradali, le vie di Palermo sono colorate di marrone, la colorazione più “grave” del rosso che indica la paralisi totale del traffico. Ancora un record mondiale per Catania e Orlando dopo quello del cimitero con mille bare a deposito. Persino un bambino avrebbe potuto prevedere quello che sarebbe successo e che il blocco del Foro Italico avrebbe dovuto essere fatto solo in un giorno festivo, ma ancora una volta l’Assessore Catania e il Sindaco dimostrano di vivere sulla Luna e motivo in più perché al più presto il Consiglio comunale voti la sfiducia e li mandi a casa”.
Cittadini e lavoratori penalizzati
Su quanto accaduto intervengono anche i sindacati. “La normale gestione di un evento come la ripresa di uno spot pubblicitario, programmato certamente da tempo, che ha comportato la chiusura di un tratto del Foro Italico in contemporanea ai problemi di restringimento del traffico in circonvallazione, non può causare il blocco del centro storico e di gran parte della città. Per la gestione di un fatto positivo e importante come la realizzazione dello spot della Red Bull, che ha scelto Palermo come palcoscenico, non è pensabile che lavoratori, abitanti e turisti debbano vivere momenti di ordinaria follia intrappolati nelle auto come quelli che abbiamo vissuto. Questa paralisi ha avuto certamente un riflesso, ha provocato danni economici per gli autrasportatori, per gli ospedali della zona, per le aziende, agli operatori turistici e ai turisti che porteranno con loro e veicoleranno l’immagine di una città sporca, caotica e sfregiata da una gestione dei servizi pubblici inefficiente, che non si può giustificare. Quello che è successo deve portare ad una assunzione di responsabilità di quanti sono coinvolti”. Lo ha dichiarato il segretario Cgil Palermo Mario Ridulfo.
Palermo è diventata invivibile
Si attivi un gruppo straordinario di lavoro sul traffico. Lo chiede la Cisl Palermo Trapani. “Registriamo ogni giorno le lamentele di tantissimi lavoratori e lavoratrici che incontrano estreme difficoltà a raggiungere il proprio luogo di lavoro soprattutto se si trova all’altro capo della città. Palermo, e i palermitani, del tutto ormai ostaggio del traffico, e ci chiediamo il perché di certe scelte dell’amministrazione comunale, che non hanno fatto altro che peggiorare la situazione. Pensiamo sia il caso di attivare un gruppo straordinario di lavoro sul traffico che studi tutte le possibili soluzioni per rendere la città vivibile. I cittadini e quelli dei comuni limitrofi meritano rispetto e una migliore qualità della vita”. Cosi Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani sulla situazione del caos traffico a Palermo. “Martedì la chiusura del Foro italico ha peggiorato le code di auto. Se per quanto possiamo essere d’accordo sulla promozione delle nostra città attraverso iniziative di importanti marchi del panorama mondiale, forse non era il caso di concedere chiudendo di mattina, una delle principali arterie della città e diventata valvola di sfogo del traffico per via degli ingorghi in altre zone come viale Regione siciliana, e per giunta in piena settimana. Uscire ed entrare dalla città, raggiungere o tornare dall’aeroporto, è diventato imprevedibile nei tempi, soprattutto adesso che con la zona bianca gli spostamenti sono aumentati. Le strade, fra piste ciclabili, cantieri, il ponte Corleone, sono ormai impraticabili, e al di là che per i cittadini, lavoratrici e lavoratori, di certo Palermo non si presenta bene ai turisti che cominciano ad arrivare. Si rivedano alcune scelte si pensi a provvedimenti alternativi che facciano defluire il traffico soprattutto nelle ore di punta, così la città è diventata invivibile”.
Adesso serve un regolamento
In consiglio comunale è nata anche la polemica sulla mancanza di un regolamento che disciplini le grandi operazioni promozionali che utilizzano le immagini dei beni culturali della città, come accaduto proprio con Red Bull che ha effettuato sabato scorso anche delle riprese ai Quattro Canti.
A Repubblica Palermo, Cettina Martorana, assessore alle Attività Produttive ha spiegato: “Secondo l’articolo 108 del codice dei beni culturali è previsto un canone da pagare in caso di riproduzione per fini commerciali di beni culturali ma il Comune di Palermo, come la gran parte degli altri non ha un regolamento. Non è impossibile in futuro ipotizzare un piccolo contributo per i costi extra della polizia municipale o dei servizi”.
Sull’esiguità della somma pagata da Red Bull, l’assessore ha ancora precisato: “Sono stati concessi solo gli spazi di stazionamento. Se ci fossero due tendoni fissi in un punto A e in un punto B, in teoria il regolamento comunale consentirebbe di chiedere il suolo pubblico per la superficie che si trova nel mezzo, ma così non è stato, i presidi non erano collegati tra loro”.
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