In vista del referendum costituzionale del prossimo autunno nasce a Palermo il primo comitato ‘Un sì per il cambiamento’. A coordinarlo il professor Roberto Natoli.

“Creato da docenti universitari, professionisti e imprenditori – dice Natoli –, e raccogliendo l’invito del segretario provinciale del Partito democratico di Palermo Carmelo Miceli, il comitato è aperto all’adesione di tutti coloro che sono convinti della necessità di una reale e coraggiosa riforma nell’interesse del Paese e delle future generazioni. Una riforma che incarni la necessità di concretezza e rapidità di azione di cui il governo Renzi sta dando prova”.

“L’Italia – prosegue – non può più permettersi di correre con un passo diverso rispetto agli altri Paesi: non può più permettersi due Camere con gli stessi compiti, produttrici solo di ingiustificabili ritardi nell’attività legislativa e intollerabili proliferazioni di seggi parlamentari; competenze esclusive delle Regioni in materie in cui deve essere lo Stato a legiferare; organismi, come il CNEL, figli di un’altra epoca storica e divenuti, ormai, solo comodi ‘paracadute’ per il sottobosco politico. È indispensabile, pertanto – sottolinea Natoli –, snellire i tempi della produzione legislativa e ridurre l’apparato burocratico, adeguando la Carta Costituzionale lì dove necessario, non per tradirne lo spirito e i valori ma per adeguarla ai tempi che cambiano. Il referendum dell’autunno prossimo – conclude – è lo strumento attraverso il quale i cittadini, con un ‘sì’, potranno riformare e modernizzare il Paese, facendo il bene delle generazioni future”.

Tra i fondatori del comitato ‘Un sì per il cambiamento’ di Palermo i docenti universitari Enrico Camilleri, Lorenzo Dentici, Lara Modica e Aldo Schiavello; gli imprenditori Sergio Magazzù, Roberto Alia e Giuseppe Fiorentino; gli avvocati Massimo Barrile e Massimo Di Prima.

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