Sull’ipotesi che la Regione Siciliana stia lavorando ad una rimodulazione dei fondi del Pnrr c’è il freno della Cisl. Nel senso che il sindacato pone la necessità che si riunisca un tavolo di partenariato nell’eventualità di rivedere la distribuzione dei finanziamenti. L’appello è rivolto al presidente della Regione Renato Schifani affinchè metta insieme Anci e sindacati. In questo modo si potrebbe fare un focus sulle risorse e sulle linee di intervento. “Su un tema così importante il confronto deve essere costante” sostiene la Cisl.

Novità che si preannunciano sostanziali

“Apprendiamo da notizie di stampa – dichiara il segretario generale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio – di una proposta di revisione del Pnrr. Sui prevedono sostanziali novità per la Sicilia. Alla luce di questa possibile rimodulazione dei fondi del Pnrr, il presidente della Regione, Renato Schifani, riunisca nel più breve tempo possibile il tavolo per la governance condivisa del Pnrr e del piano degli investimenti complementari”.

Sul tappeto anche le Zes

“Leggiamo – aggiunge Cappuccio – di ipotesi come quelle relative alle Zes, sulle risorse destinate alle infrastrutture e sul settore energetico. È ovvio che su temi così importanti è indispensabile il confronto con le parti sociali, tanto che a marzo scorso Cgil, Cisl e Uil Sicilia e l’Anci hanno sottoscritto con il governo regionale un protocollo d’intesa specifico di partenariato. Il presidente Schifani ci convochi al più presto”.

La posizione dell’Anci

Sulla revisione del Pnrr ieri era intervenuta anche l’Anci Sicilia spiegando che la decisione presa a Roma potrebbe avere un impatto assolutamente negativo sullo sviluppo di interi territori. “Sono tante le amministrazioni comunali – hanno detto Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani – che si lamentano per la scelta del governo di rimodulare la destinazione dei fondi del Pnrr. Una scelta che potrebbe avere pesanti ricadute su progetti già pianificati o addirittura in fase di partenza. Moltissimi Comuni hanno lavorato con competenza e rigore per partecipare ai bandi e cercare finanziamenti e definire la progettazione, e ora quanto pianificato  potrebbe subire rallentamenti o addirittura cancellazioni”.

“È necessario – hanno aggiunto Amenta e Alvano – che il governo chiarisca subito da che parte intenda  recuperare i miliardi tagliati ai Comuni nella revisione del Pnrr, tenuto conto che molte amministrazioni comunali hanno lavorato seriamente dimostrando di saper investire rapidamente le risorse assegnate e molte opere sono già in corso di realizzazione”.

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