La Regione siciliana è colpita dalla “Nomineide” e il Presidente Schifani procede senza sosta in questo sport. E’ quello che pensa e mette nero su bianco nel blog di Italia Viva l’ex candidato alla presidenza ed ex Rettore di UnipA Fabrizio Micari.

L’attacco alle nomine regionali

“Abbiamo iniziato con la nomina di Genovese all’AST. Poi abbiamo parlato di Scelta alla GESAP. Poi, da Ragusa, ci hanno segnalato il caso dell’ex sindaco, Mimmo Arezzo, designato alla guida del Consorzio universitario ibleo, nonostante che, di fatto, avesse portato alla scomparsa dell’Università a Ragusa quando, appunto, svolgeva le funzioni di sindaco. Una vera e propria NOMINEIDE, che non accenna a concludersi”.

I titoli dei Presidenti dei parchi

“Prendiamo il caso della designazione di Domenico Barbuzza, consigliere comunale del Comune di Sant’Agata Militello, per la presidenza del Parco Dei Nebrodi.

La legge regionale che istituì Parchi e Riserve naturali prevede testualmente che il presidente sia scelto tra persone che si siano particolarmente distinte nella salvaguardia dell’ambiente e che siano in possesso di titoli culturali o professionali adeguati.

Nel caso di Barbuzza, il problema si pose già qualche anno fa, nel 2019: era stato designato dalla Giunta Musumeci, ma la nomina fu ritirata a seguito di una forte e diffusa opposizione in Assemblea Regionale, proprio basata sulla carenza di titoli. Ragioniere, revisore dei conti, consigliere comunale a Sant’Agata di Militello, qualche esperienza nella valorizzazione della cultura e delle tradizioni dei centri nebroidei. Davvero poco, per rispettare il dettato normativo”.

L’escamotage

“Per superare l’impasse, la grande sponsor di Barbuzza, Bernadette Grasso, trovò un escamotage. Assunse Barbuzza al Gabinetto dell’Assessorato alle Autonomie Locali da lei presieduto; quale componente dell’Ufficio di Gabinetto fu equiparato a soggetto interno all’amministrazione regionale e potè bypassare il parere della prima commissione dell’ARS.

Ora si pone il problema della riconferma di Barbuzza, sempre sostenuta dalla Grasso, ma l’escamotage non è più possibile grazie ad una legge approvata nel 2020 che impedisce l’equiparazione. Il parere della prima Commissione è ineludibile” sostiene Micari.

La nomina davanti alla Commissione

“Cosa accadrà adesso? Cosa dirà la Commissione? Certo, oggi Barbuzza può vantare il titolo di essere stato Presidente del Parco, sebbene con una nomina ottenuta nel modo che abbiamo detto. Ma la nuova nomina da parte di Schifani trova fondamento sulla valutazione delle attività svolte dal Parco dei Nebrodi in questi anni? Sono stati utilizzati indicatori di performance, è stato verificato lo svolgimento di incisive azioni di tutela del territorio o promozione culturale? Se tutto questo non fosse dimostrato (e la prima Commissione è chiamata a verificarlo), saremmo in presenza di un altro caso della nomineide: la politica continua ad imporre nomi a lei graditi. A dispetto della competenza e del merito, solo in nome dell’appartenenza”.